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Coronavirus

La riforma approderà il 9 dicembre in Senato

Mes: Forza Italia non sosterrà la riforma ma resta favorevole all'utilizzo dei fondi

Anche Luigi Di Maio chiude al Mes: "Finchè M5s governa non si usa"

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"Il 9 dicembre non sosterremo in Parlamento la riforma del Mes perché non riteniamo che la modifica del Meccanismo di Stabilità approvata dall'Eurogruppo sia soddisfacente per l'Italia e non va neppure nella direzione proposta dal Parlamento europeo". Così Silvio Berlusconi al termine di una giornata in cui si sono registrate forti pressioni di Lega e Fratelli d'Italia.

"Due sono i motivi che principalmente ci preoccupano. Il primo: le decisioni sull'utilizzo del fondo verranno prese a maggioranza dagli Stati. Il che vuol dire che i soldi versati dall'Italia potranno essere utilizzati altrove anche contro la volontà italiana - sottolinea il presidente di FI -. Il secondo: il Fondo sarà europeo solo nella forma perché il Parlamento europeo non avrà alcun potere di controllo e la Commissione europea sarà chiamata a svolgere un ruolo puramente notarile. Purtroppo sono state ignorate le nostre proposte per una indispensabile riforma del Mes che sono state confermate dal voto del Parlamento europeo. E questo non rappresenta certamente un fatto positivo. Per queste ragioni quindi Forza Italia non voterà in Parlamento per questa riforma del Mes".

Ma  Berlusconi ci tiene poi a precisare: "La riforma in questione non ha nulla a che vedere con l'utilizzo dei 37 miliardi destinati alla lotta contro il Covid". E questo resta il tema fondamentale che lo divide dalla posizione della Lega.

Di Maio: "Il Mes non si usa"
"Non mi sottraggo al dibattito sul Mes. Il Mes è debito e il ministro Gualtieri, con cui lavoro benissimo, ha detto chiaramente che non sono 37 miliardi di euro, ma 300 milioni di euro. Il Mes non solo non serve, ma non dà neanche 37 miliardi. Lega però con lacci e lacciuoli che non ci possiamo permettere, che ricordano i tempi dell'austerity. la riforma del Mes è peggiorativa e finché ci sarà il M5s al governo, non si userà, anche perché non ci sono i numeri in Parlamento. Il dibattito non ha neanche ragione di esistere". Lo ha detto Luigi Di Maio in una diretta su facebook.

I numeri al Senato
A palazzo Madama dopo il no di Berlusconi i voti sono esigui. Il Pd tenterà di ricalcare lo schema adottato nelle altre risoluzioni già votate dal Parlamento, ma i pentastellati chiedono che ci sia nero su bianco il no all'utilizzo dei fondi. E' vero pure che alcuni senatori azzurri (l'intergruppo sul sì al Mes è composto in grande parte proprio da esponenti forzisti) potrebbero discostarsi dalla linea decisa dal Cavaliere. "Non so se si separeranno le strade di Salvini e Berlusconi, so che se Forza Italia votasse contro il Mes dopo averlo invocato esaurirebbe ogni funzione politica". Ha detto il vice presidente del gruppo di Fi alla Camera, Gianfranco Rotondi. Ma il rischio che il 9 dicembre i rosso-gialli si spacchino sulle comunicazioni del premier Conte, in vista del Consiglio europeo, resta alto. I dem non arretrano, chiedono che la firma dell'Italia sulla riforma non riservi ombre. "Il ministro Gualtieri ha un mandato chiaro. E' in pericolo la credibilità del Paese", spiega un esponente del Pd che concorrerà alla stesura del documento.