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MONDO

Europa divisa

Migranti, Salvini: sì all'accordo con la Germania se ci aiuta a cambiare la missione Sophia

La portavoce del ministro dell'Interno di Berlino: "L'accordo politico con l'Italia c'è ed è a somma zero".  Battibecco tra il vicepremier e il ministro dell'Interno lussemburghese Asselborn: "Abbiamo accolto migliaia di migranti italiani". Nessuna intesa al vertice a Vienna 

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Europa divisa sui migranti. Il braccio di ferro al vertice di Vienna tra i ministri dell'Interno sulla gestione dei flussi e sui respingimenti non fa segnare passi avanti. 

Divergenze Italia-Germania sull'accordo bilaterale
E' scontro tra Italia e Germania alla conferenza, peraltro disertata dal ministro dell'Interno tedesco, Horst Seehofer. Quello che ha detto ieri Matteo Salvini, "non corrisponde al nostro stato di conoscenza delle cose", dice la portavoce di Seehofer, Eleonore Petreman, rispondendo a una domanda sull'accordo fra Berlino e Roma sui respingimenti dei migranti. "L'accordo politico è stato preso" e mancano passaggi "tecnici". Salvini ieri ha però detto che l'accordo ancora non è stato chiuso.

Berlino: accordo con Roma è a somma zero e valido solo fino all'11 novembre
"L'accordo sul respingimento dei migranti Eurodac in Italia vale solo fino all'11 novembre", ha aggiunto la portavoce di Seehofer, Eleonora Peterman, in conferenza stampa a Berlino, rispondendo a delle domande sull'accordo fra Italia e Germania sul respingimento dei migranti. "Poi bisognerà riparlare con l'Italia", ha affermato. Eurodac è il database europeo delle impronte digitali per coloro che richiedono asilo politico e per coloro che sono entrati o soggiornano irregolarmente nel territorio dell'Unione. Poi:  "L'accordo politico fra Roma e Berlino sul respingimento dei migranti prevede un meccanismo di conguaglio, per cui per ogni migrante respinto, la Germania si impegna ad accogliere un migrante salvato dal mare.  È un gioco a somma zero ma è un accordo comunque importante e da non sottovalutare  perché riguarda il controllo della migrazione secondaria", ha aggiunto. 

Salvini: sì all'accordo se la Germania ci aiuta a cambiare la missione Sophia​
 "Quello con la Germania, che non ho ancora firmato, sarà un accordo a tempo, fino a novembre, a saldo zero, non riguarderà il pregresso e sarà sottoscritto se la Germania ci darà una mano a sostenere il cambio delle regole della missione Sophia, che per colpa del Governo Renzi ha sbarcato in Italia 45mila persone" ha detto Salvini in conferenza stampa a Vienna insieme al collega austriaco Herbert Kickl. "Pronto a firmare - ha aggiunto - ma deve essere favorevole a noi".



L'ipotesi è di "200 migranti a saldo zero"
"Con il sottosegretario del ministero dell'Interno tedesco parlavamo appunto dell'ipotesi di 200 migranti 'a saldo zero' nell'accordo con la Germania" ha poi detto il ministro del'Interno al termine della conferenza stampa, rispondendo a chi gli chiedeva di cosa stesse parlando con il sottosegretario tedesco subito dopo la foto di gruppo dei ministri. "Con lui parlavo anche dei cinquanta migranti di Pozzallo che la Germania deve ancora prendere", ha concluso Salvini.

Rimpatri lampo? "Identificarli sulle navi"
"Tra le nuove misure innovative ed efficaci- ha spiegato Salvini- non è da escludere quella di un'identificazione sulle navi, una volta soccorsi i migranti a bordo dei barconi". E' una della ipotesi condivisa anche con il ministro dell'Interno austriaco Herbert Kickl. I migranti verrebbero riaccompagnati direttamente nei paesi di origine laddove ci siano accordi con questi ultimi. "Chiaramente - ha aggiunto il ministro dell'Interno - i migranti tunisini delle ultime ore sono già sbarcati. Quindi in quel caso adotteremo altre misure ugualmente rapide".

"Presto governeremo l'Europa con Orban"
"Le sanzioni contro l'Ungheria sono un atto politico, una follia di quell'Europa di sinistra che non si rassegna al cambiamento e sono convinto che tra qualche mese ci troveremo a governare l'Europa in compagnia di Viktor Orban". ha affermato Salvini sempre nel corso della conferenza stampa di Vienna insieme al vicecancelliere austriaco Heinz Christian Strache.

"L'anno prossimo - ha spiegato - cambieremo completamente l'Europa escludendo i socialisti dal Governo dell'Europa, mettendo al centro il diritto alla vita, al lavoro, alla famiglia, alla sicurezza. Stiamo lavorando - ha aggiunto - con altri partiti e governi europei per cambiare la storia di questo Continente nel maggio prossimo e il nucleo parte proprio da Vienna, da Milano, da Roma. La presidenza austriaca dell'Ue, l'Italia, hanno portato energia nuova dando la sveglia a un'Europa che dormiva".

Seehofer diserta il vertice a Vienna
A Vienna alla Conferenza ministeriale 'Security and Migration", Seehofer è rappresentato dal sottosegretario Stephan Mayer. Nella capitale austriaca era attesa oggi la firma di Seehofer e Salvini all'accordo tra Italia e Germania sui migranti. Un'intesa che Seehofer dava per raggiunta: , "Tutto quel che manca sono le due firme, del collega italiano" Matteo Salvini "e mia", aveva detto al Bundestag il leader della Cdu bavarese, che a fine giugno con la sua linea dura sui migranti e sui cosiddetti "movimenti secondari" ha fatto traballare pericolosamente il governo della cancelliera Angela Merkel. Ma Prima Salvini, poi il Vimanale hanno negato

A Vienna botta e risposta fra Salvini e il ministro lussemburghese Asselborn 
Battibecco fra Matteo Salvini e il collega lussemberghese Asselborn durante l'intervento alla Conferenza di Vienna sulla sicurezza e l'immigrazione. Il titolare del Viminale, a un certo punto, dice che l'Italia non ha "l'esigenza di avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più" e Asselborn lo interrompe più volte per poi farsi scappare una frase poco ortodossa: "Merde alors". Il video in cui avviene il battibecco è stato postato dallo stesso Salvini sul suo profilo Facebook.

Dice Salvini: "Ho sentito da qualche collega dire che c'è bisogno di immigrazione perché la popolazione europea invecchia, io ho una prospettiva completamente diversa. Io penso di essere al governo e di essere pagato per aiutare i nostri giovani a tornare a fare quei figli che facevano qualche anno fa e non per espiantare il meglio dei giovani africani per rimpiazzare i giovani europei che per motivi economici oggi non fanno più figli. Magari in Lussemburgo - prosegue Salvini - c'è questa esigenza, in Italia invece abbiamo l'esigenza di aiutare i nostri figli a fare degli altri figli e non ad avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più. Siamo assolutamente disponibili a dialogare con tutti".

A questo punto, il ministro lussemburghese interrompe Salvini dicendo: "Io sono il ministro del Lussemburgo e controllo le mie finanze, voi in Italia dovete occuparvi dei vostri soldi per aiutare a dare da mangiare ai vostri figli". E aggiunge: "In Lussemburgo, caro signore, avevamo migliaia di italiani che sono venuti a lavorare da noi, dei migranti, affinché voi in Italia poteste avere i soldi per i vostri figli". La replica di Salvini: "Rispondo pacatamente al suo punto di vista che non è il mio. Se in Lussemburgo avete bisogno di nuova immigrazione, in Italia preferisco aiutare gli italiani a tornare a fare figli". 



Salvini: "Da Malta risposte zero, aspettiamo ancora solidarietà Ue" 
"A Lampedusa sono sbarcati quasi 200 migranti. La nave è stata per diverso tempo in acque maltesi, abbiamo contattato più volte le autorità di Malta, da loro risposte zero". Queste le parole di Matteo Salvini, ministro dell'interno, durante una conferenza stampa a margine del vertice in Austria.

"Accordi commerciali con clausole rimpatrio"
"Ogni nuovo accordo commerciale fatto con paesi terzi deve prevedere obbligatoriamente clausole di rimpatrio". E' una delle proposte che il ministro dell'Interno ha illustrato durante la conferenza di Vienna sui migranti. Salvini ha poi spiegato che "occorre riconoscere porti e paesi sicuri per evitare un proliferare di domande di asilo senza nessuna motivazione". Perchè "tutte le domande respinte hanno ricorsi, palesemente infondati. Le convenzioni internazionali sono fatte per essere aggiornate e riviste. Siamo presi in giro da decine di migliaia di persone che fanno ricorsi infondati palesemente a spese e a carico dei contribuenti italiani ed europei. E a me essere preso in giro non piace".