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ITALIA

Oltre mille persone sbarcate a Palermo: anche 10 salme

Migranti: sbarcate oltre mille persone a Palermo, donna morta per fare da 'scudo' a figli

La Questura di Ragusa ha attivato delle ricerche di familiari della vittima, e in particolare di un fratello della donna che sarebbe da anni in Italia

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A Palermo stamane nave Dattilo della Guardia costiera con oltre mille migranti a bordo soccorsi nel Canale di Sicilia. Sull'unità anche dieci salme che sono state recuperate nei giorni scorsi durante la navigazione della
nave della Marina militare. La Procura di Palermo ha disposto l'autopsia sui cadaveri. In azione al porto del capoluogo sicliano le strutture di accoglienza, dalla protezione civile al 118, fino alla Caritas e alla Croce Rossa, nonchè le forze dell'ordine per le operazioni di identificazione. 

Altri 712 oggi condotti ad Augusta (Siracusa) dalla nave militare spagnola Navarra di Eunavformed e di navel Libra della Marina militare italiana. Ieri la Bourbon Argos di Medici senza frontiere era approdata nel porto di Catania con 867 profughi, tra cui 119 donne e otto bambini, quattro dei quali neonati; e 300 a Pozzallo con la nave Hos Hestia di Save the Children: tra i migranti anche il cadavere di una giovane donna che era stato trovato a bordo di gommone, vegliato dai suoi due figlioli.  La donna è stata 'schiacciata', mentre col corpo faceva da 'scudo' ai suoi figli, da altri migranti rimasti bloccati nella prua di un gommone che si è spezzato in due dopo 5 ore di navigazione in mare aperto. Il fermato, a seguito di indagini della squadra mobile, è accusato di essere lo scafista dell'imbarcazione soccorsa. La Questura di Ragusa ha attivato delle ricerche di familiari della vittima, e in particolare di un fratello della donna che sarebbe da anni in Italia. 

Sbarco in Calabria: in 122 a bordo di barca a vela
Centoventidue migranti, tra cui 27 donne e 41 bambini, sono sbarcati nella tarda serata di ieri nel porto di Roccella Jonica. I profughi, che hanno dichiarato di essere di nazionalità siriana, irachena, somala e ucraina, sono stati soccorsi nello Jonio da una motovedetta della Guardia costiera.

A lanciare l'allarme nella mattinata di ieri è stata una motonave maltese che aveva intercettato la richiesta di aiuto di una barca a vela in difficoltà a 125 miglia dalle coste calabresi. La motovedetta della Guardia costiera, affiancata da un'altra unita' proveniente da Crotone, ha raggiunto l'imbarcazione dopo sei ore di navigazione e, dopo avere constatato le condizioni precarie dei migranti, ha effettuato il trasbordo per poi dirigersi nel porto di Roccella Jonica dove è giunta in tarda serata. Sottoposti ai primi accertamenti sanitari i migranti, con l'assistenza di operatori della Croce rossa e della Protezione civile, sono stati condotti in strutture di prima accoglienza.

Gentiloni-Avramopoulos: "Aiutare l'Africa per aiutare l'Europa"
Investire nella pace e nello sviluppo dell`Africa non implica un beneficio solo per quel continente ma "significa investire anche nella nostra sicurezza e nella nostra prosperità". E' quanto scrivono il miistro degli Esteri Paolo Gentiloni e il commissario europeo per le Migrazioni Dimitris Avramopoulos in un editoriale sul quotidiano la Repubblica, alla vigilia di una visita congiunta, il 10 e 11 novembre, in Niger, Mali e Senagal. "Il futuro dell`Africa è in effetti una delle principali sfide globali del XXI secolo, dal momento che entro il 2050 la sua popolazione raggiungerà i 2,4 miliardi di persone, con le relative implicazioni in termini, tra l`altro, di pressione demografica e flussi migratori", aggiungono Gentiloni e Avramopoulos.

Per sfruttare il potenziale positivo di questo "dividendo demografico" senza precedenti servono "buone politiche e non chiusure egoistiche", secondo il ministro italiano e il commissario Ue. "L`Unione europea, leader mondiale negli aiuti allo sviluppo, ha le risorse per favorire la realizzazione in Africa di infrastrutture economiche e sociali che riducano la spinta all`emigrazione. L`aiuto allo sviluppo locale, regionale e nazionale può contribuire a risolvere le cause profonde della migrazione irregolare", affermano. "Siamo inoltre in grado di offrire aiuti e programmi per il reinserimento e la formazione dei migranti che devono essere rimpatriati o che decidono di ritornare in Africa".

In questa prospettiva, e seguendo l`impulso dato dall`Italia, "l`Unione europea ha deciso di aumentare le risorse finanziarie dedicate al Trust Fund for Africa, stanziando 500 milioni di euro aggiuntivi e accelerando il loro impiego", ricordano Gentiloni e Avramopoulos. "La Commissione europea ha inoltre proposto con il sostegno dell`Italia l`istituzione di un Piano Europeo esterno di investimenti, che qualora approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo, metterà a disposizione nel medio termine risorse finanziarie aggiuntive per la gestione dei flussi migratori".

"Si tratta", concludono il ministro degli Esteri e il commissario Ue, "di primi passi rispetto ad un impegno complesso e di lungo periodo. La sfida migratoria, soprattutto nel Mediterraneo, è una questione globale con cui dovremo convivere".