Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/migranti-di-maio-malta-li-faccia-sbarcare-noi-li-accoglieremo-7f97dbfd-7467-464e-b011-90fae99b8255.html | rainews/live/ | true
POLITICA

Su Facebook

I migranti della Sea Watch, Di Maio: accoglieremo donne e bambini. Salvini: io non cambio idea

Il vicepremier: "Nessun bambino può essere ostaggio dell'egoismo degli Stati europei". Il ministro dell'Interno: "Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti". Ma fonti vicine al leader della Lega assicurano: nessuno scontro nel governo

Condividi
"Due navi ai confini dell'Europa. Ancora una volta solo l'Italia viene chiamata in causa. Malta non fa  attraccare le imbarcazioni nonostante siano nelle loro acque territoriali a un miglio dalla costa. Tutta l'Europa se ne frega. Non possiamo continuare a cedere a questo ricatto. Ma per me nessun bambino con la sua mamma può continuare a stare in mare ostaggio dell'egoismo di tutti gli Stati europei". Lo scrive Luigi Di Maio su Facebook.

"Malta faccia sbarcare subito donne e bambini da quelle imbarcazioni e  li mandi in Italia. Li accoglieremo - dice il vicepremier -. Siamo pronti ancora una volta a dare, come sempre, una lezione di umanità all'Europa intera". E continua: "Poi ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese. Questa Europa così non va, la cambieremo con le prossime elezioni europee. Ma  i bambini non possono pagare il prezzo di un'Europa che si gira dall'altra parte per non vedere", conclude.

Conte
Fonti di Palazzo Chigi hanno poi reso noto che c'è stata una telefonata tra il vicepremier e ministro  Luigi Di Maio e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per contattare Malta e far sbarcare mamme e bambini a bordo delle due navi, segnalando la disponibilità dell'Italia ad accoglierli.

Salvini
A stretto giro di posta, sempre su Facebook, arriva anche il post del ministro dell'Interno Salvini: "Una nave tedesca e una nave olandese, in acque maltesi. Ma ad accogliere dovrebbe essere ancora una volta l'Italia. La nostra Italia che ha già accolto quasi un milione di persone negli ultimi anni, la nostra Italia dove più di un milione di bambini vive in condizioni di povertà assoluta. Il traffico di esseri umani va fermato: chi scappa dalla guerra arriva in Italia in aereo, come già fanno in tanti, non con i barconi. Possiamo inviare a bordo medicine, cibo e vestiti, ma basta ricatti. Meno partenze, meno morti. Io non cambio idea".

"Nessuno scontro"
Ma non c'è nessuno scontro nel governo, specificano subito dopo fonti vicine al leader della Lega: il ministro dell'Interno Matteo Salvini è "assolutamente sereno", i rapporti con i ministri M5S e con il presidente Giuseppe Conte sono "ottimi". Il ministro, proseguono le stesse fonti, ha parlato con Di Maio e da parte sua non c'è alcuna irritazione; Salvini lavora "semplicemente per risolvere problemi".

Il monito di Malta
"Piuttosto che fare tali dichiarazioni contro Malta e la solidarietà europea, l'Italia dovrebbe partecipare al ricollocamento dei migranti attualmente in corso". Così in una nota rilanciata su Twitter, il ministro degli Interni di Malta, Michael Farrugia, replica al governo italiano sulla vicenda dei migranti a bordo della Sea Watch. E in particolare al vicepremier Luigi Di Maio dice: "Il governo di Malta raccomanda al vicepremier italiano di valutare questi fatti prima di fare dichiarazioni pubbliche ed evitare di farne di simili in futuro". Nella nota - che lo stesso ministro Farrugia intitola 'dichiarazione del governo di Malta - si fa riferimento alle dichiarazioni di Di Maio sull'intenzione dell'Italia di accogliere donne e bambini a bordo della Sea Watch, appena sbarcati a Malta. E al vicepremier ricorda: "La nave della ong ha messo in salvo i migranti in un'area che era fuori dalla zona di ricerca e salvataggio di Malta. Si tratta di un'area più vicina all'Italia che a Malta. La ong ha quindi chiesto all'Italia un porto sicuro in cui sbarcare ma l'Italia ha rifiutato. Da qui il motivo per cui la nave è stata costrettaa navigare oltre, e cercare rifugio nelle acque territoriali maltesi. L'Italia ha chiuso i porti a tutte le ong e anche ad altri soccorritori mentre doveva farli sbarcare in accordo con il diritto internazionale". Il ministro maltese conclude: "Il vicepremier Di Maio sa bene che la Commissione europea sta ora coordinando un programma di ricollocazione volontaria per circa 300 migranti soccorsi nelMediterraneo centrale".