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MONDO

Previsto personale specifico per l'assistenza ai minori

Migranti, al via team speciali Frontex per rimpatri

Composti da 690 persone, gli speciali team potranno essere schierati a sostegno degli Stati membri. La Commissione europea ha ricordato che le attività di Frontex non si sostituiscono alla responsabilità dei diversi Paesi 

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I rimpatri dei migranti che non hanno diritto all'asilo entrano nella fase operativa. Frontex, il corpo di guardia costiera e di frontiera dell'Ue, ha ufficialmente istituito e attivato le squadre di intervento europee per i ritorni (European Return Intervention Teams). Composti da 690 persone specializzate in ritorni, accompagnatori di ritorno e personale di monitoraggio dei rimpatri, gli speciali team potranno essere schierati a sostegno degli Stati membri dell'Ue alle prese con la gestione delle operazione di rimpatrio. Previsto anche personale specifico per l'assistenza ai rimpatri di minori.

"La nostra capacità di attingere a un bacino di ufficiali di ritorno qualificati ed esperti contribuirà ad aumentare l'efficienza e fornire alle autorità nazionali il sostegno di cui hanno bisogno", ha sottolineato il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, secondo il quale l'attivazione di questi team "è particolarmente importante per Grecia e Italia, che lo scorso anno hanno registrato un numero record di migranti". Il numero dei componenti delle squadre da intervento europee per i ritorni si basa proprio sulla dimensione dei flussi dei migranti dello scorso anno, ha spiegato Leggeri. 

Frontex a dicembre ha pubblicato il primo bando di partecipazione volontaria a cui gli Stati membri hanno risposto garantendo il 57% delle necessità. La Commissione europea ha ricordato che le attività di Frontex non si sostituiscono alla responsabilità degli Stati Ue. Spetta ai governi organizzare e gestire le attività di rimpatrio, per cui i Paesi riceveranno assistenza. "La guardia costiera e di frontiera Ue sara'ora in grado di fornire il supporto tecnico e operativo necessario agli Stati membri per riportare in modo efficace nei Paesi terzi gli immigrati irregolari", ha precisato Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per l'Immigrazione.