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ITALIA

Primo tavolo con ministri mediterraneo

Migranti. Lamorgese: "Rafforzato impegno contro traffico migranti"

Tregua di 24 ore per le proteste di Amantea. Santelli: "Lo Stato ha il dovere morale di proteggere chi ha lottato contro il virus, e ora che ci sta riuscendo si trova esposto al rischio di un’ondata di ritorno gravissima". Tesa anche la situazione in Sicilia, Musumeci: "Governo deliberi subito stato d'emergenza". Lamorgese. "Entro due giorni bando per una nave da quarantena"

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Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, d'intesa con la Commissione europea e la Presidenza di turno tedesca, ha tenuto questa mattina in videoconferenza il vertice ministeriale al quale hanno partecipato i Commissari europei Ylva Johansson e Olivér Várhelyi, i ministri dell'Interno di Germania, Francia, Spagna e Malta e gli omologhi di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania. Lo scopo principale del vertice è rafforzare l'impegno con i Paesi di partenza dei flussi migratori più consistenti in arrivo in Italia e, attraverso l'Italia, in Europa, per la prevenzione e il contrasto alla rete del traffico di migranti, attraverso la condivisione di iniziative per il rafforzamento della dimensione esterna della politica di sicurezza dell'Unione.

"E' stato un confronto proficuo - ha proseguito il ministro Lamorgese - che ci permette di rafforzare l'impegno reciproco nel prevenire e combattere il traffico dei migranti. Tutti i Paesi hanno anche condiviso la sfida che ci impone di garantire il rispetto  dei diritti umani e la dignità delle persone, ridurre la sofferenza umana di chi è più esposto ad ogni ricatto". "Utilizzeremo tutti gli strumenti disponibili, compresi i partenariati bilaterali, per individuare e perseguire le reti criminali che sfruttano le persone più vulnerabili. Anche promuovendo una più stretta cooperazione di polizia per rafforzare gli strumenti operativi e le attività investigative. Oggi tutti insieme abbiamo avviato un importante percorso che ci vede protagonisti, europei ed africani, per tentare di governare il complesso fenomeno delle migrazioni", ha concluso il ministro

Johansson: "Al fianco dell'Italia"
La Commissione europea è al fianco dell'Italia ed è pronta a supportare le autorità italiane nella gestione dello sbarco di migranti che sono risultati positivi a Covid-19. Lo dice la commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson durante una conferenza stampa. "Sappiamo che la situazione è complicata - ha detto la commissaria europea - ma la Ue è pronta a fornire un grande sostegno ed è qui per dare il suo supporto". 

Situazione ancora tesa in Calabria
Situazione ancora tesa in Calabria dopo l'arrivo di migranti positivi al Covid-19. Sorveglianza continua da parte dei militari dell'operazione "Strade Sicure" per la struttura che ne ospita 13 (in totale sono 24 migranti), trasferiti da Roccella Jonica (Rc) ad Amantea (Cs), ma nessun trasferimento. E' quanto stabilito nel corso di una riunione svoltasi alla prefettura di Cosenza e alla quale hanno preso parte anche le Forze armate e componenti nel Dipartimento dell'Asp della Città dei Bruzi.

Calabria: tregua di 24 ore per proteste a Amantea
Manifestazioni di protesta sospese per 24 ore: è quanto hanno deciso i cittadini di Amantea (Cosenza), in agitazione da ieri per l'arrivo in città di 24 migranti, 13 dei quali positivi al Covid-19. La tregua è stata decisa per attendere eventuali, e sperate, decisioni del governo in relazione alla richiesta di spostare altrove i migranti. Il timore dei residenti è che venga ulteriormente turbata la stagione estiva e che i turisti decidano di lasciare la località del Tirreno cosentino per paura di contagi. 

In isolamento fiduciario i 5 giovani risultati positivi
A Roccella Jonica (Rc), dove sabato sera sono sbarcati 70 migranti di nazionalità pakistana, i cinque minori non accompagnati e risultati positivi dopo il primo tampone, si trovano in isolamento personale. A comunicarlo con una nota è il sindaco Vittorio Zito: "I medici dell'Unità Speciale di Continuità Assistenziale dell'Asp di Reggio Calabria - rende noto il sindaco - hanno effettuato il monitoraggio sullo stato di salute dei 20 minori non accompagnati ospitati presso la struttura dell'Hotel Miramare di Roccella. Tutte le visite effettuate hanno confermato l'assenza di sintomi rilevanti per la diagnosi della infezione da Covid19 in tutti gli ospiti della struttura. I 5 minori che sono risultati positivi al primo tampone si trovano in isolamento personale, in stanze separate da quelle ove risiedono gli altri adolescenti".

Tutti i minori, spiega il Primo cittadino, "sono assistiti da due interpreti volontari che condividono con loro il regime di quarantena e che si occupano, su base esclusivamente volontaria, di provvedere alla distribuzione di alimenti e bevande agli ospiti della struttura". "Si ribadisce, inoltre, - conclude il sindaco - che quanti hanno partecipato alle operazioni di accoglienza, appartenenti alle Forze dell'ordine, volontari, dipendenti del Comune, sono stati posti in regime di quarantena fiduciaria, onde è stata svolta ed è in corso ogni azione finalizzata ad isolare ogni eventuale cluster di contagio. In particolare sono state 6 le ordinanze emesse per soggetti residenti nel territorio comunale".

Santelli: "Spero che Lamorgese e Boccia seguano nostre indicazioni per evitare disastro"
"Per l’immediato chiedo che, come d’altra parte è già avvenuto durante il lockdown, chi arriva sia sottoposto a quarantena o sulle navi di provenienza requisite o su quelle della Marina, non a terra. E, in secondo luogo, è chiaro che è necessario un blocco navale: che senso ha impedire i voli da Paesi a rischio e poi permettere gli ingressi a persone già malate? E va fatto senza aspettare l’Europa, va fatto e basta". Lo dice, intervistata dal Corriere della Sera, la governatrice della Calabria, Jole Santelli. "Sto parlando con i ministri Lamorgese e Boccia, con Speranza: conto che seguano le nostre indicazioni per evitare il disastro - aggiunge - Lo Stato ha il dovere morale di proteggere chi ha lottato contro il virus, e ora che ci sta riuscendo si trova esposto al rischio di un’ondata di ritorno gravissima. Non è questione di ideologie, non c’è destra o sinistra su queste cose. Non possiamo essere invasi". 

Situazione ad alta tensione anche in Sicilia dove si è concluso lo sbarco dei 65 migranti arrivati al porto di Pozzallo (Ragusa) a bordo di una nave della Guardia costiera. I migranti verranno trasferiti al centro Don Pietro, in contrada Cifali, a Ragusa. Prima di farli sbarcare è salita a bordo di nave Fiorillo della Guardia costiera italiana, l'equipe dell'Usmaf del Ministero della salute per verificare le condizioni mediche a bordo dei migranti. Sono tutti uomini di cui 20 presunti minorenni, suddivisi in 61 pakistani, 3 siriani e un marocchino. Sembra che stiano tutti in buono stato di salute.

A Lampedusa intanto, dopo i primi 70 migranti partiti a bordo di due motovedette, in direzione di Porto Empedocle (Agrigento), sempre oggi lasceranno Lampedusa altri 150 migranti che dovrebbero essere imbarcati sul traghetto di linea, sempre per Porto Empedocle. La Regione Siciliana, sabato, ha fatto arrivare a Lampedusa test sierologici e tamponi e oggi dovrebbe essere inviato un macchinario capace di processare i tamponi in 20 minuti.

Musumeci: "Governo deliberi subito stato d'emergenza"
"Il governo nazionale spieghi quale strategia intende adottare per garantire la sicurezza dei siciliani" e deliberi subito "lo stato di emergenza per Lampedusa, come chiesto da Comune e Regione". Lo chiede il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo l'ondata di sbarchi in Sicilia e in particolare a Lampedusa. Il governatore sollecita un protocollo da seguire "per tutelare migranti e cittadini" e stabilisca chi farà i tamponi e dove faranno la quarantena i migranti che arrivano. "Il silenzio di Roma con chi ha la responsabilità costituzionale di tutelare la salute dei siciliani - tuona Musumeci - è diventato insopportabile e viola il principio di leale collaborazione cui anche il premier Conte dice di uniformarsi". O si concorda sul piano sanitario "ogni azione con la Regione o non siamo più disponibili ad essere chiamati solo a supplire le gravi omissioni del governo centrale", è l'aut aut del capo dell'esecutivo regionale.

Ammiraglio De Felice: Germania fermi attività Sea Watch 3
"Gentile ambasciatore, Vi chiedo di prendere tutte le misure necessarie per fermare tutte le attività di Sea Watch 3 relative allo sbarco di clandestini in Italia". Così inizia la lettera aperta inviata dall'ammiraglio Nicola De Felice all'ambasciatore tedesco in Italia. "Ricordo che la Germania è lo Stato di bandiera di questa nave e, quindi,  responsabile delle richieste di asilo politico e della protezione internazionale dei clandestini a bordo del proprio territorio, in conformità all'articolo 13 del Regolamento UE di Dublino e alla Convenzione della Legge del Mare delle Nazioni Unite (Unclos) - scrive De Felice - se il vostro motto è quello che il rapporto tra Italia e Germania non è solo un fatto di cuore, ma anche importante per il futuro comune d'Europa, non potete che concordare che la nave Sea Watch 3, ove vige l'ordinamento giuridico tedesco, deve sbarcare i migranti in Germania, rispettando il Trattato di Dublino ratificato dal vostro Parlamento e secondo il principio di solidarietà di Lisbona".

"Inoltre - prosegue l'ammiraglio - saprete che il Capitano della Sea Watch 3 ha commesso una serie di crimini internazionali contro le regole marittime, l'Unclos, le leggi tedesche e italiane e varie irregolarità di natura tecnica e operativa che hanno compromesso non solo la sicurezza dell'equipaggio, ma anche dei migranti, nonché ha violato le normative che proteggono l'ambiente marino. Questi atti non onorano la sua nazione e la sua bandiera, mettendo la Germania e la cristianissima Chiesa Evangelica tedesca in una posizione di collaborazione 'inconsapevole'′ con i trafficanti di esseri umani". "Concludendo, attendo che il vostro Governo tolga quanto prima l'onorata bandiera tedesca dall'albero della nave negriera Sea Watch 3. Confido che comprenderà la situazione e che rispetterà le grandi tradizioni della nostra storia navale comune. Sono sicuro, Eccellenza, che farà tutto ciò che è giusto fare in questi casi e colgo l'occasione per esprimere il mio massimo rispetto a lei e al popolo tedesco".

Alarm Phone: 57 persone in pericolo al largo della Libia
Cinquantasette persone sono in pericolo a largo della Libia. Lo ha riferito su Twitter Alarm Phone. "Ieri, siamo stati allertati da una barca in pericolo partita dalla Libia. La connessione era scadente. Non abbiamo potuto ottenere tutte le informazioni necessarie né verificare la posizione. Le autorità sono informate", si legge nel tweet

Viminale: 8988 sbarcati quest'anno, 1.256 in due giorni
Sono 8.988 i migranti sbarcati sulle coste italiane dall'1 gennaio a oggi: nello stesso periodo dell'anno scorso erano stati 3.165, tra l'1 gennaio e il 13 luglio di due anni fa 17.296. E' quanto emerge dall'ultimo report del Viminale, secondo cui un 'picco' di arrivi si è registrato proprio nell'ultimo fine settimana con 701 sbarcati venerdì, 357 sabato e 198 ieri. Stante il blocco dei porti legato all'emergenza Covid e la forzatamente ridotta attività delle navi delle Ong, si tratta per lo piu' di sbarchi 'autonomi' con gommoni, barchini e barconi allestiti dai trafficanti per lo più sulla "rotta tunisina".

Degli 8.988 arrivati quest'anno, secondo quanto dichiarato al momento dello sbarco, il 26% viene dalla Tunisia, il 19% dal Bangladesh, il 9% dalla Costa d'Avorio, il 5% dall'Algeria, il 5% dal Sudan, il 4% dal Marocco, il 3% dalla Guinea, il 3% dalla Somalia e il 2% dal Pakistan.I minori stranieri non accompagnati sbarcati nel 2020 (il dato è aggiornato al 7 luglio) sono 1.077, a fronte dei 1.680 arrivati in tutto l'anno passato.

Lamorgese: bando nave per non gravare su comunità
"Abbiamo preso una nave dove far fare la quarantena ai migranti. Ora abbiamo fatto una gara, che una prima volta è andata deserta, e l'abbiamo rifatta con procedura accelerata: nel giro di due giorni dovremmo vedere se c'è qualcuno, penseremmo di sì perché ci è arrivata notizia che c'è qualche società interessata". Tutto ciò "per non gravare sulle comunità". Lo ha detto la ministra dell'Interno, Luciana
Lamorgese. "Nel caso della Calabria, ho sentito ieri sera la presidente Santelli, quindi cerchiamo di lavorare insieme su questo fronte". "Il protocollo anti covid - ha precisato Lamorgese - lo stiamo applicando da quando ancora non se ne parlava in Italia", dall'inizio di febbraio: "quando arrivavano i migranti li portavamo in strutture chiuse dove poi facevano la quarantena per 14 giorni".