MONDO
Bozza piano azione La Valletta
Migranti: missioni paesi africani in Ue per rimpatri
Funzionari per l'immigrazione da 10 Paesi africani in Europa per verificare i migranti irregolari da rimpatriare. L'idea in una bozza di documento che dovrebbe essere presentato a Malta al vertice dell'11 e 12 novembre prossimi
L'Ue punta a "missioni di funzionari per l'immigrazione dai Paesi africani a quelli europei per verificare ed identificare le nazionalità dei migranti irregolari da rimpatriare", già "nel primo trimestre del 2016 da almeno 10 Paesi". Si legge nella bozza del piano d'azione del vertice della Valletta dell'11 e 12 novembre.
Secondo la bozza del piano d'azione l'Ue punta a rafforzare la "capacità logistica ed operativa delle autorità nei Paesi di origine, affinché possano rispondere in modo puntuale alle richieste di riammissione" e si propone di avviare "progetti nei Paesi di origine a sostegno del reinserimento delle persone che vengono rimpatriate".
Tra le altre iniziative indicate dal documento - una ventina di pagine che ruotano attorno a cinque capitoli prioritari e quindici azioni da lanciare entro il 2016 - l'attivazione di "un team investigativo in Niger, per la lotta contro i network dei trafficanti di esseri umani", "un progetto pilota da replicare in altri Paesi".
Si prevedono inoltre "campagne informative nei Paesi di origine, transito, e destinazione" per mettere in guardia i potenziali migranti "sui pericoli del traffico di esseri umani, ed i processi di reclutamento". E si conta di utilizzare "programmi delle tv pubbliche" per informare sulla situazione dell'immigrazione in Europa.
Quello della Valletta - spiegano fonti Ue - è l'inizio di un processo in cui la questione delle riammissioni e dei rimpatri, diventa un tema al centro della cooperazione per lo sviluppo dei Paesi africani.
Secondo la bozza del piano d'azione l'Ue punta a rafforzare la "capacità logistica ed operativa delle autorità nei Paesi di origine, affinché possano rispondere in modo puntuale alle richieste di riammissione" e si propone di avviare "progetti nei Paesi di origine a sostegno del reinserimento delle persone che vengono rimpatriate".
Tra le altre iniziative indicate dal documento - una ventina di pagine che ruotano attorno a cinque capitoli prioritari e quindici azioni da lanciare entro il 2016 - l'attivazione di "un team investigativo in Niger, per la lotta contro i network dei trafficanti di esseri umani", "un progetto pilota da replicare in altri Paesi".
Si prevedono inoltre "campagne informative nei Paesi di origine, transito, e destinazione" per mettere in guardia i potenziali migranti "sui pericoli del traffico di esseri umani, ed i processi di reclutamento". E si conta di utilizzare "programmi delle tv pubbliche" per informare sulla situazione dell'immigrazione in Europa.
Quello della Valletta - spiegano fonti Ue - è l'inizio di un processo in cui la questione delle riammissioni e dei rimpatri, diventa un tema al centro della cooperazione per lo sviluppo dei Paesi africani.