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ITALIA

Audizione davanti a Commissione Schengen

Migranti, Procuratore Catania: Ong aiutano scafisti? Stiamo approfondendo il tema

Il Procuratore nega l'apertura di una inchiesta conoscitiva. Replica Sos Mediterranee Italia: non possiamo mai essere la sponda di chi mercanteggia la vita umana. Il vice capo della polizia: Zuccaro avrà fatto le sue valutazioni 

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"Un'analisi sul proliferare di nuove e piccole Ong" impegnate a salvare i migranti nel Canale di Sicilia, "un fenomeno che stiamo studiando da tempo". Parole del procuratore capo di Catania Carmelo Zuccaro che smentisce la notizia, data ieri da Repubblica, dell'apertura di un'inchiesta conoscitiva, ma conferma che la Procura etnea sta approfondendo il tema. Zuccaro spiega: "Vogliamo capire chi c'è dietro tutte queste organizzazioni umanitarie che sono proliferate in questi ultimi anni - spiega - da dove vengono tutti questi soldi che hanno a disposizione e soprattutto che gioco fanno". Per questo - aggiunge Zuccaro - "insieme a Frontex e alla Marina Militare stiamo cercando di monitorare queste Ong che hanno dimostrato di avere grandi disponibilità finanziaria".  "E' ovvio - prosegue il Procuratore - che non mettiamo in discussione organizzazioni di chiara fama. 

Secondo un rapporto di Frontex all'Ue, ai migranti "verrebbero date chiare istruzioni prima della partenza sulla direzione da seguire per raggiungere le imbarcazioni Ong", le cui navi si spingerebbero spesso vicino la costa libica come dei 'taxi', ipotizzando presunti contatti con gli scafisti.

Nella audizione davanti alla Commissione Schengen , Zuccaro - cifre alla mano - spiega come  i migran­ti por­ta­ti dal­le navi Ong al por­to etneo sono aumen­ta­ti del 30% negli ulti­mi quat­tro mesi del 2016. Dato sali­to al 50% nel 2017. La mafia, ha con­clu­so il pro­cu­ra­to­re, qui non c’entra, “se non indi­ret­ta­men­te e in manie­ra mar­gi­na­le nel capo­ra­la­to, per­ché agi­sce dove ci sono i gran­di flus­si finan­zia­ri, come quel­li per i cen­tri di acco­glien­za e assi­sten­za”. E come esem­pio ha cita­to anco­ra una vol­ta il Cara di Mineo.

Secca la replica di Sos Mediterranee Italia, una delle Ong da anni impegnata nel Mediterraneo. "Non possiamo mai essere la sponda di chi mercanteggia la vita umana, noi facciamo esattamente il contrario. La vita umana la vogliamo salvare - precisa la presidente Valeria Calandra - Spero che nessuna delle realtà che ci circonda sia in qualche modo coinvolta in orribili situazioni di sponsorizzazione o aiuto dei mercanti di vite umane. Noi - conclude - siamo sereni, non siamo mai stati avvicinati né abbiamo avuto interferenze con gli scafisti che comunque sono la punta di un iceberg; sono vettori, quelli che eseguono ordini, evidentemente dietro c'è un'organizzazione molto più solida". 

Sul caso delle Ong che salvano i migranti in mare nel Canale di Sicilia adesso interviene il vicecapo della Polizia di Stato, Matteo Piantedosi. "I problemi che ci sono nel Mediterraneo sono molto complessi. Il Procuratore di Catania avrà fatto le sue valutazioni sulle ong che intervengono nel Mediterraneo sulla base di risultanze investigative. I rischi nel Mediterraneo sono di più ampia portata, e se l'ha detto, il Procuratore sa quello che lo ha portato a dirlo", afferma Piantedosi, all'indomani dell'audizione del Procuratore di Catania Zuccaro davanti alla Commissione Schengen.