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POLITICA

Migranti

Salvini: salveremo vite, ma più vicini a nostre coste. Ong? Nascondono precisi interessi economici

Il ministro dell'Interno: "Andrò presto in Libia per parlare con Serraj". Poi annuncia che in settimana potrebbe incontrare il Pontefice. Sui rom: "presto un censimento". Martina: Italia rischia isolamento.

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Sempre alta la tensione sulla questione migranti. Il governo tira dritto, seguendo la linea della fermezza, tra mille critiche e polemiche. In attesa dell'incontro tra il premier Giuseppe Conte e la Cancelliera Angela Merkel, questa mattina - dal profilo twitter- il ministro dell'Interno, nonchè vicepremier Matteo Salvini, lancia un nuovo segnale gli alleati europei: "Lo Stato torna a fare lo Stato, salveremo sempre le vite umane, ma chiederemo alle nostre navi di stare più vicine alle coste italiane. Nel Mediterraneo ci sono anche altri Paesi che possono intervenire". E sempre dal profilo social torna ad attaccare Matteo Renzi che ospite di Lucia Annunziata lo aveva definito "un bullo" in questa spinosa situazione: "non ho nulla da rispondere, gli hanno risposto già gli italiani mandandolo a casa".



Salvini: forse prossima settimana dal Papa
"Il Papa? Probabilmente avrò l'onore di incontrarlo questa settimana, è motivo di gioia": lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, leader della Lega, a TeleLombardia. Quanto alle parole di Papa Francesco sulla necessità di accogliere gli immigrati, ha aggiunto: "Giustamente lui parla alle anime, parla del bene supremo di tutti. Noi che siamo più piccoli ai rifugiati garantiamo i diritti, ma a coloro che non scappano dalla guerra diciamo che non c'è posto". 

Salvini: presto in Libia. Serraj ha chiesto all'Italia un intervento
"Serraj ha chiesto all'Italia un intervento: io e il governo ci saremo. Andrò presto in Libia per parlare con lui. Un nostro intervento, con la Nato, è utile: per la lotta al terrorismo, ma anche per non parlare solo di migranti e barconi. Ma di economia e business, di cultura e politica" - così il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, in colloqui con il Messaggero, il Mattino e il Giornale in cui annuncia più investimenti in Libia - una "collaborazione economica per investire in strade, infrastrutture, ospedali" - e manda un messaggio al presidente francese Emmanuel Macron: "Non capisco da che pulpito voglia fissare le elezioni".

Il responsabile del Viminale torna ad attaccare le Ong. "Mi pare che questi abbiano gettato la maschera - accusa - Non sono generosi, cristiani, che salvano il prossimo, ma nascondono precisi interessi economici. Sono finanziati direttamente da persone come Soros che non vuole aiutare i bambini che scappano, ma creare nuovi schiavi. Ecco
perché continueremo a non far entrare le navi Ong e a dirottarle in altri Paesi". 

Salvini: chiesto dossier sui rom, presto censimento
Salvini ha parlato inoltre dei Rom spiegando: "Al Ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos". Il ministro ha parlato di "una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti", ossia "rifacendo quello che fu definito il censimento, facciamo un'anagrafe". Per Salvini, gli stranieri irregolari andranno "espulsi" con accordi fra Stati, ma "i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa". 

Fico: se Orban non vuole quote, deve essere multato
"Se Orban non vuole le quote deve essere multato". Lo ha detto Roberto Fico, presidente della Camera, a margine di un convegno a Napoli, parlando della situazione migranti. "Dobbiamo ridiscutere il regolamento di Dublino che è fondamentale. Ridiscuterlo con la Francia e con la Germania - ha aggiunto - mettendo fuori le posizioni estreme di Orban che non vuole le quote". "Ma - ha detto ancora Fico - chi non vuole le quote allora deve avere le multe. Quindi Orban se non vuole le quote deve essere multato". Al termine del convegno, Fico si è fermato a parlare con alcuni ragazzi immigrati ai quali ha fatto sapere di avere intenzione di recarsi a Castel Volturno, in provincia di Caserta.

Candiani: basta tratte
A ribadire la linea di questo esecutivo sui migranti - interviene questa mattina da Radio Campus - Stefano Candiani, sottosegretario al ministero dell'Interno: "Chi ha perso le elezioni perché non ha saputo gestire l'immigrazione clandestina dovrebbe meditare di più ad aspettare che parlino i fatti. Ci siamo confrontando con una realtà abbandonata a sé stessa da anni - spiega - L'Italia non è un Paese al quale tutti possono imporre delle scelte non condivise. La tratta degli immigrati è subita dall'Italia e non possiamo più accettarlo. Non è ammissibile chi mette avanti aspetti umanitari che non trascuriamo rispetto al far rispettare gli accordi che devono essere internazionali".

Attilio Fontana: l'Italia s'è desta
Sulla stessa lunghezza d'onda, il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che - tramite Facebook - attacca Spagna e Ong: "Grazie al ministro Matteo Salvini l'#Italia s'è desta: basta con le #navi. La barca di clandestini respinta da noi approda in #Spagna tra canti e balli: se sono contenti, ne prendano altri. Da giorni i mezzi delle #Ong non raccolgono immigrati e si limitano a insultare". 

Tajani: questione migranti riguarda tutti i Paesi europei
 ''La questione dei migranti riguarda tutti i paesi europei. Sono necessari interventi sovranazionali, che coinvolgano anche l'Onu e la Fao. C'è bisogno di un piano Marshall per l'Africa''. Il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, risponde così alle domande dei cronisti, al termine dell'incontro con una delegazione dei lavoratori di FedEx-Tnt, che gli chiedono della questione della migrazione.

''In più dobbiamo intervenire per la costituzione dello Stato libico in modo da stabilizzare il Paese -continua Tajani- La situazione nell'Africa subsahariana è molto complessa e non possono prevalere interventi nazionali. Servono interventi sovranazionali che coinvolgano anche l'Onu. Inoltre dobbiamo rivedere il trattato di Dublino, dobbiamo fare un passo in avanti verso i rifugiati. La Ue nel bilancio 2021-2027 devono aumentare le risorse destinate ai migranti''.

''Dobbiamo intervenire in fretta, oppure rischiamo che venga giù tutta l'impacatura europea -continua Tajani-. Prima della pausa estiva andrò in Libia e Niger per incontri su questo tema''.

Martina: Aquarius usato in maniera propagandistica
"Quello che contesto è che si è utilizzata una vicenda come quella di Aquarius in maniera propagandistica, un modo di agire che ora rischia di isolare l’Italia. La verità è che noi abbiamo ridotto gli sbarchi nell’ultimo anno dell’80 per cento. Aver utilizzato questa discussione su Aquarius senza che il governo abbia affrontato la discussione vera a Bruxelles è stato un grave errore". Così il segretario reggente del Pd Maurizio Martina a Rtl 102.5.

Le nuove rotte dei migranti
Dopo la decisione del governo italiano di chiudere i porti e l'accordo siglato il 2 febbraio 2017 tra il nostro Paese e la Libia - che affida a quest'ultima il pattugliamento delle coste e il recupero dei migranti che salpano ogni giorno dalle coste del paese africano a bordo d’imbarcazioni di fortuna - sono cambiate le rotte seguite da coloro che tentano di entrare in Europa in cerca di un futuro migliore.