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ITALIA

Messa a San Pietro

Il Papa: "I migranti sono i più deboli, e vanno aiutati"

 "In questo sesto anniversario della visita a Lampedusa, il mio pensiero va agli 'ultimi' che ogni giorno gridano al Signore, chiedendo di essere liberati dai mali che li affliggono"

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 I migranti "sono persone, non si tratta solo di questioni sociali o migratorie! Non si tratta solo di migranti. Nel duplice senso che i migranti sono prima di tutto persone umane, e che oggi sono il simbolo di tutti gli scartati della società globalizzata". Lo ha detto il Papa nell'omelia della messa dedicata ai migranti e ai loro soccorritori nel sesto anniversario della sua visita a Lampedusa.
 
 "In questo sesto anniversario della visita a Lampedusa, il mio pensiero va agli 'ultimi' che ogni giorno gridano al Signore, chiedendo di essere liberati dai mali che li affliggono". Così papa Francesco durante la messa per i migranti a San Pietro. "Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto; sono gli ultimi torturati, abusati e violentati nei campi di detenzione; sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso; sono gli ultimi lasciati in campi di un’accoglienza troppo lunga per essere chiamata temporanea - ricorda - Essi sono solo alcuni degli ultimi che Gesù ci chiede di amare e rialzare". "Purtroppo le periferie esistenziali delle nostre città sono densamente popolate di persone scartate, emarginate, oppresse, discriminate, abusate, sfruttate, abbandonate, povere e sofferenti. 
 
"I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati" e "si tratta di una grande responsabilità, dalla quale nessuno si può esimere". E' Dio stesso ad avere rivelato "la necessità di un'opzione preferenziale per gli ultimi, i quali devono essere messi al primo posto nell'esercizio della carità".

Nessuno per Dio e' "straniero" o "escluso". Cosi' Papa Francesco in apertura della messa celebrata nella Basilica di San Pietro per i migranti e i loro soccorritori, in occasione del sesto anniversario della sua visita a Lampedusa.    "O Dio, Padre di tutti gli uomini, per te nessuno e' straniero, nessuno e' escluso dalla tua paternità; guarda con amore i profughi, gli esuli, le vittime della segregazione,e i bambini abbandonati e indifesi, perche' sia dato a tutti il calore di una casa e di una patria, e a noi un cuore sensibile e generoso verso i poveri e gli oppressi", ha detto Francesco.