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Coronavirus

Parte la produzione

Coronavirus, il ministero della Salute smentisce la validazione del test rapido della saliva

Realizzato da un'azienda brianzola di Merate (Lecco) in collaborazione con l'università del Sannio, dà il risultato in 3 minuti. A Padova parte sperimentazione di tampone salivare

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Arriva un nuovo test rapido, tutto italiano, capace di dire in soli 3 minuti se si è positivi o meno al coronavirus SarsCov2 dalla saliva. Si chiama Daily Tampon, ed è stato realizzato da un'azienda brianzola di Merate (Lecco) in collaborazione con l'università del Sannio. 

Ministero Salute: test non ancora validato
Il ministero della Salute tuttavia smentisce la notizia che il test rapido sia già stato approvato. La ricerca su tutti i tipi di test rapidi, compreso quello salivare, va avanti ma in particolare su quest'ultimo test "non c'è ancora stata alcuna validazione da parte del ministero della Salute", chiariscono  fonti del ministero. I test rapidi attualmente in sperimentazione negli aeroporti, già validati, agiscono invece sulla raccolta di secrezioni di naso e gola come i noti tamponi molecolari.

Come funziona
Il test rapido fornisce il risultato come un test di gravidanza: positivo due strisce, negativo una. Si propone come un esame utile a gestire flussi di massa. La società che lo ha sviluppato afferma di poter produrre 20 milioni di tamponi per la rilevazione del virus che provoca il Covid-19.  Il procedimento  prevede la raccolta di un campione di saliva con un bastoncino che va appoggiato sul tampone con tre reagenti. In tre minuti restituisce il risultato.

Secondo il produttore, il test  si potrebbe usare in contesti come "le scuole, gli ospedali", ma anche per far "tornare ad avere il pubblico in settori che sono fermi, o costretti a operare 'a porte chiuse', come ad esempio lo sport o la musica". Il suo prezzo è inferiore a quello tampone nasale: "Costa meno della metà di quelli che vengono attualmente utilizzati", sostiene l'azienda. 

Sperimentazione a Padova
Intanto l'Università di Padova darà il via alla sperimentazione di test della saliva per l'individuazione del Covid 19.  In sostanza, il test della saliva sarà usato per monitorare il personale docente e indispensabile allo svolgimento delle lezioni, con la stessa frequenza con cui si testa il personale sanitario, e quindi ogni 20 giorni, spiega il rettore dell'Ateneo, Rosario Rizzuto.

Ormai "la diagnosi molecolare da saliva ha una affidabilità pari a quella dei tamponi, quindi si può immaginare una procedura di prelievo di saliva che dà la stessa informazione molecolare di un tampone. E questo significa garantire a chi tutti i giorni va in aula ad insegnare agli studenti e agli studenti stessi la sicurezza", prosegue il rettore immaginando che una volta sperimentato il progetto pilota la procedura si potrà ampliare anche ad altri atenei.

Non sarà invece possibile effettuare un monitoraggio costante degli studenti. "Sono un numero grande, non possiamo monitorarli ma possiamo identificare velocemente i positivi ed effettuare il tracciamento", in modo da evitare la diffusione del contagio, conclude Rizzuto.