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MONDO

La prossima settimana una tappa fondamentale del processo

Marò, l'India chiarisce e assicura: i due italiani non rischiano la pena di morte

Fonti del governo assicurano che New Delhi non chiederà l'applicazione della legge antipirateria, che prevede anche la condanna capitale, per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori. De Mistura non commenta: "Parleremo lunedì", dopo l'udienza alla Corte Suprema

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New Delhi
L'India non chiederà l'applicazione della legge antipirateria - che prevede anche la condanna a morte - per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori. Lo si apprende da fonti del ministero dlel'Interno. La decisione del governo indiano di non applicare per i due marò la legge antipirateria arriva a pochi giorni dalla decisione della Corte suprema dell'India di rinviare l'udienza al 10 febbraio.

Corte Suprema: attesa per l'udienza di lunedì
La causa che coinvolge i due Fucilieri di Marina sarà la seconda di cui si occuperanno i giudici della Corte Suprema lunedì prossimo a partire dalle 10,30 locali (le 6 italiane). Questa volta saranno ben tre i giudici (B.S. Chauhan, J. Chelameswar e M.Y. Eqbal) che ascolteranno l'intervento del Procuratore generale G.E. Vahanvati il quale dovrà svelare la soluzione trovata per costruire l'impianto accusatorio contro i marò.

De Mistura non commenta: "Parleremo lunedì"
"Non reagiamo, come in passato, a notizie non ufficiali pubblicate dalla stampa", ha detto
all'ANSA l'inviato del governo italiano Staffan de Mistura. "Il governo italiano - ha aggiunto - farà sapere la sua posizione durante e dopo l'udienza di lunedì" alla Corte Suprema.