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Coronavirus

Commercio

Misure anti assembramento, la Regione Lazio chiude negozi e supermercati alle 21

Resta confermata la vendita con asporto di bar e ristoranti fino alle 22

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Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato una nuova ordinanza contenente ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid.

Nessuna attività commerciale al dettaglio o all'ingrosso, compresi i supermercati, potrà nei giorni feriali, prefestivi e festivi proseguire la vendita oltre le ore 21.00, così da consentire al personale, dopo la riduzione degli orari dei mezzi pubblici, il rientro a casa entro le 22.

Sono escluse le farmacie in quanto servizio pubblico. Bar e ristoranti, in quanto pubblici esercizi, potranno effettuare attività di vendita con asporto fino alle 22 come previsto dal Dpcm nazionale.

La Regione Lazio sottolinea: "Dobbiamo ricordare ancora una volta che lo scopo di questi atti è di limitare occasioni di assembramento, nei posti maggiormente frequentati proprio nei fine settimana senza però danneggiare la fondamentale attività commerciale".   

Nello specifico il nuovo atto firmato dal presidente Zingaretti ordina e prevede: nei giorni festivi e prefestivi, restano aperte le attività commerciali all'ingrosso, purché la vendita sia effettuata, esclusivamente, nei confronti dei titolari di partita Iva, con accesso diretto alle strutture consentito esclusivamente ai medesimi soggetti.

Restano aperte anche le attività di autosaloni e aziende florovivaistiche. Nessuna attività commerciale, al dettaglio e all'ingrosso, può nei giorni feriali, festivi e prefestivi, proseguire la vendita al pubblico con accesso ai locali oltre le ore 21,00.

Tutte le attività commerciali consentite sono comunque tenute a garantire sorveglianza per verificare il rispetto delle distanze interpersonali e il divieto di assembramento con contingentamento e scaglionamento degli ingressi allo scopo di assicurare i limiti numerici di presenza di clienti e addetti.