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MONDO

Molestie, società di Weinstein dichiara fallimento

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La società di Harvey Weinstein ha annunciato di aver presentato istanza di fallimento a meno di sei mesi dalla valanga di accuse di aggressione sessuale a carico dell'ex produttore di Hollywood. Lo studio ha inoltre dichiarato che libererà gli accusatori dagli accordi di non divulgazione che Weinstein aveva usato per zittirli, permettendo alle donne di parlare senza timore di ritorsioni. "Anche se l'azienda va in bancarotta, la società rimane impegnata a fare tutto il possibile per massimizzare il valore per i suoi creditori e... portare avanti la ricerca della giustizia per qualsiasi vittima", ha fatto sapere la compagnia. La società ha aggiunto che "non può cancellare il danno causato da Harvey Weinstein, ma spera che gli eventi di oggi segneranno un nuovo inizio".
 
La società ha anche annunciato un accordo di "stalking-horse" con l'affiliazione di una società di private equity con sede in Texas. Lantern Capital Partners acquisterà alcuni beni a determinate condizioni e con l'approvazione da parte del tribunale fallimentare del Delaware. L'annuncio arriva due settimane dopo la decisione del gruppo di investitori guidato dall'ex funzionaria dell'amministrazione Obama, Maria Contreras-Sweet, che, dopo un'iniziale proposta di acquisto per 500 milioni di dollari, aveva fatto sapere di non voler più rilevare lo studio.