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ITALIA

Roma

'Mondo di mezzo', chiesto processo per 21 anche Carminati. No accusa associazione mafia

Terza tranche della maxi inchiesta. Tra gli imputati, il direttore del Tempo

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La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 21 persone nell'ambito della terza tranche dell'inchiesta denominata Mondo di mezzo. Tra le persone per le quali i pm di piazzale Clodio hanno chiesto il processo anche Massimo Carminati, Gennaro Mokbel e il direttore de "Il Tempo" Gian Marco Chiocci, quest'ultimo accusato di favoreggiamento.
 
La richiesta di rinvio a giudizio è firmata dal Procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, dagli aggiunti Paolo Ielo, Michele Prestipino e Giuseppe Cascini e dal sostituto Luca Tescaroli. Tra le persone raggiunte dalla richiesta di rinvio a giudizio non c'è Luca Odevaine, già  componente del Tavolo di coordinamento nazionale insediato presso il ministero dell'Interno, che ha chiesto il patteggiamento. La richiesta di processo arriva a poche settimane dall'inizio del giudizio d'Appello per il filone principale che è fissato al 6 marzo e riguarda una quarantina di persone.
 
No accusa associazione mafiosa
Nella terza tranche dell'inchiesta sul Mondo di mezzo a nessuna delle persone coinvolte è contestata l'associazione per delinquere di stampo mafioso né quella semplice. Ad alcuni è contestata l'aggravante mafiosa e, a vario titolo, i reati di corruzione, usura, turbativa d'asta, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori. Nel processo sulla prima parte dell'inchiesta i giudici nella sentenza, che comminò in tutto 250 anni di carcere, fecero cadere l'accusa di associazione mafiosa.