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Coronavirus

Covid-19

Speranza ha firmato decreto monoclonali, sì alla distribuzione straordinaria

Tramite gli anticorpi monoclonali possibilità in più per contrastare il Coronavirus

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il decreto che autorizza la distribuzione degli anticorpi monoclonali.

"Sulla base delle indicazioni dell'Agenzia Italiana del Farmaco e del parere del Consiglio Superiore di Sanità ho firmato il decreto che autorizza la distribuzione in via straordinaria degli anticorpi monoclonali", ha scritto su Twitter. "Così - continua il post - insieme ai vaccini abbiamo una possibilità in più per contrastare il Covid".
  Si tratta dei due farmaci anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19, che avevano ricevuto il via libera il 3 febbraio dall'Aifa, quello dell'azienda statunitense Regeneron Pharmaceuticals e quello della Eli Lilly di Latina. Gli unici due farmaci al mondo finora autorizzati.

Questa opzione terapeutica potrà essere utilizzata per la cura di una categoria limitata di pazienti Coronavirus. Si tratta di persone non ospedalizzate che, pur con malattia lieve/moderata (entro 72 ore dai sintomi), risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19. Queste terapie verranno somministrate per infusione endovenosa da effettuarsi, indicano gli esperti dell'Agenzia Italiana del Farmaco, in un tempo di 60 minuti (seguiti da altri 60 minuti di osservazione) e "in setting che consentano una pronta e appropriata gestione di eventuali reazioni avverse gravi".

La popolazione candidabile al trattamento con gli anticorpi monoclonali, evidenzia il parere della Cts Aifa, dovrà essere rappresentata "unicamente da soggetti di età maggiore di 12 anni, positivi per Sars-CoV-2, non ospedalizzati per Covid-19, non in ossigenoterapia per Covid-19, con sintomi di grado lieve-moderato di recente insorgenza (e comunque da non oltre 10 giorni) e presenza di almeno uno dei fattori di rischio (o almeno 2 se uno di essi è over 65)" come malattia renale cronica, diabete non controllato, immunodeficienze. La scelta in merito alle "modalità di prescrizione degli anticorpi monoclonali, come pure la definizione degli specifici aspetti organizzativi, potrà essere lasciata alle singole Regioni".