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MONDO

I due alpinisti dispersi

Nanga Parbat: ancora maltempo, elicotteri tornano indietro

Sono state di nuovo sospese le ricerche dei due alpinisti dispersi dal 24 febbraio in Pakistan sulla montagna più alta della Terra. La fidanzata di Ballard perde la speranza

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I due alpinisti dispersi
di Tiziana Di Giovannandrea
"Non ha senso, non c'è più speranza". In questo modo Stefania Pederiva, la fidanzata di Tom Ballard, l'alpinista britannico disperso sul Nanga Parbat da domenica 24 febbraio assieme all'italiano Daniele Nardi, esprime il suo avvilimento ed il suo sconforto per la situazione che sta vivendo.

Pederiva, che vive sulle Dolomiti, ha parlato con il Sunday Times della situazione dei due alpinisti dopo che le operazioni di ricerca,  interrotte a lungo a causa del maltempo, sono state prima riprese in mattinata e poi di nuovo sospese sempre a causa delle avverse condizioni metereologiche. Le speranze di ritrovare ancora in vita i due alpinisti si affievoliscono sempre di più ed in pratica, purtroppo, sono ormai pressoché nulle.

Il Nanga Parbat è una montagna gigantesca, la nona maggiore altura della Terra e dove i soccorsi sono resi difficilissimi dalle sue condizioni meteo con temperature ampiamente sotto i - 30 gradi e venti superiori anche di 130-140 chilometri orari. In inverno, come è ora, la wind chill come si dice in termini tecnici, cioè la temperatura percepita in presenza di vento, sfiora i - 60 .

Nardi e Ballard erano intenti a raggiungere la vetta del Naga Parbat dal versante Diamir (Nord-Ovest) cercando di superare il tremendo sperone Mummery, schiena rocciosa minacciata da continue valanghe di ghiaccio che mai nessun alpinista era riuscito a superare durante i mesi invernali. L'ultimo contatto dei due alpinisti risale ad una settimana fa quando il 42enne alpinista di Sezze in provincia di Latina si era messo in contatto con la moglie Daniela comunicando che stavano bene, che avevano raggiunto i 6.300 metri ma causa il maltempo erano tornati al campo 4 a circa 6.000 metri.

Un nuovo tentativo di soccorso, condizioni del tempo permettendo, come annunciato dall'ambasciatore italiano in Pakistan Stefano Pontecorvo che coordina le operazioni sul posto, sarà fatto domani mattina.

I due elicotteri dell'aeronautica pakistana, che si sono alzati in volo nel corso della giornata verso il Nanga Parvat perché il tempo era migliorato, sono stati costretti a rientrare per il maltempo.

Nel frattempo la raccolta fondi su Internet, promossa dagli amici di Daniele Nardi, e riconosciuta dalla famiglia, per sostenere le operazioni di soccorso in Pakistan, ha superato i 106mila euro. "Per noi Daniele non è solo un amico, ma anche un fratello, - hanno scritto i promotori della raccolta - una fonte di ispirazione per la sua determinazione, semplicità e soprattutto amore per la vita. Vogliamo ricambiarlo con un piccolo gesto e non lasciare nulla di intentato perché Tom e Daniele tornino a casa".