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ITALIA

Proseguono le indagini per risalire ai complici

Napoli. C'è un primo fermo per il ferimento di un giovane in via Foria: si tratta di un 15enne

Il giovane, da poche ore fuori pericolo di vita, ha dichiarato agli agenti che 4 ragazzini, presumibilmente minorenni, dopo avergli chiesto l'ora e averlo invitato a seguirli, a fronte del suo rifiuto, lo avevano aggredito

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La Polizia di Stato ha individuato e fermato uno degli autori del ferimento del 17enne accoltellato in via Foria, a Napoli, lo scorso 18 dicembre. Si tratta di un 15enne, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in istituto di pena minorile, emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni su richiesta della Procura ed eseguita dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli.

Il 17enne era stato ferito con numerose coltellate, anche alla gola e al torace, ed è attualmente ricoverato all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Secondo gli investigatori, gli autori dell'aggressione volevano rubargli il cellulare. Il giovane, da poche ore fuori pericolo di vita, ha dichiarato agli agenti che 4 ragazzini, presumibilmente minorenni, dopo avergli chiesto l'ora e averlo invitato a seguirli, a fronte del suo rifiuto, lo avevano aggredito.

In particolare in due lo avevano ferito a coltellate, mentre gli altri due svolgevano la funzione di palo. L'azione violenta era durata alcuni secondi, poi la fuga. Le indagini, svolte anche con l'aiuto delle immagini di alcune telecamere, hanno consentito di individuare uno degli aggressori, poi riconosciuto dalla vittima in seguito a ricognizione fotografica.

La baby gang aveva preso di mira poco prima un altro giovane, che però era riuscito a sottrarsi alle pericolose attenzioni del gruppetto avendone riconosciuto le intenzioni. Anche l'altro giovane ha riconosciuto il 15enne poi fermato. Proseguono le indagini per individuare i complici del ragazzo.

La città si è stretta attorno al ragazzo
Lo scorso 17 dicembre - a seguito dell'episodio - Napoli è scesa in piazza contro la violenza, a favore della legalità. Un migliaio i ragazzi e le ragazze si sono messi in marcia da piazza Miracoli per manifestare tutta la loro vicinanza ad Arturo. Il corteo è stato accolto dalla gente che ha applaudito, anche dai balconi delle abitazioni. In testa al corteo c'era la mamma del ragazzo. E durante una sosta è stata avvicinata da una donna, che stringendo la mano della sua bambina, le ha detto: "Siamo tutti vicino a lei e a suo figlio perché non vogliamo mai più avere paura di camminare per le strade del nostro quartiere".
 
Lo sfogo della mamma del ragazzo
"Chiederò al Prefetto non solo l'apertura di un tavolo sulla legalità a Napoli ma anche un presidio sotto casa e un'auto che almeno nei prossimi mesi vigili su mio figlio e sulla mia famiglia". Lo ha detto Maria Luisa Iavarone, madre del giovane ferito due giorni fa partecipando alla marcia dello scorso 17 dicembre. Ed ha aggiunto: "Da questi ragazzi delle scuole oggi è venuta una risposta fortissima di valori e rispetto della legalità e noi dobbiamo dare una possibilità è una speranza di futuro a questi ragazzi".