POLITICA
L'incontro al Quirinale
Decreto Irpef, Napolitano convoca Padoan per uno "scambio di opinioni" prima della firma
Lo rende noto il Colle con una nota. Uno "Scambio di opinioni" prima della firma del testo che prevede il bonus di 80 euro ai redditi tra gli 8 e i 24mila euro
Roma
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha incontrato in tarda mattinata il ministro dell'Economia e delle Finanze Carlo Padoan per chiarimenti sul decreto Irpef, quello che prevede il bonus di 80 euro in busta paga ai redditi tra gli 8 e i 24mila euro annui. Una scelta inusuale prima della firma del testo che dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale domani.
In particolare - secondo le fonti del Mef - Napolitano "avrebbe chiesto di vedere il ministro dell'Economia per parlare degli effetti del decreto e per condividere valutazioni sull'impatto che questo avrà nel prossimo futuro sull'economia".
Padoan, uscito dal Colle, in due tweet ha precisato che non ci sarà "nessuna nuova tassa sulla ricchezza" ma "la finanza al servizio di impresa e lavoro".
Il decreto Irpef, comunque, negli ultimi giorni ha fatto molto discutere soprattutto sul fronte delle coperture che per il 2015 si rimandano alla spending review. Stamattina Renato Brunetta ha chiesto al presidente della Repubblica di non firmare. Il capogruppo di FI alla Camera ha detto: "Rinnoviamo il nostro appello affinché non si compia un atto che potrebbe avere conseguenze estremamente gravi per il nostro Paese. Le norme devono essere coperte, secondo modalità che non lascino dubbio alcuno, se non si vuol far ripiombare l'Italia nell'incubo di una nuova procedura d'infrazione''.
In particolare - secondo le fonti del Mef - Napolitano "avrebbe chiesto di vedere il ministro dell'Economia per parlare degli effetti del decreto e per condividere valutazioni sull'impatto che questo avrà nel prossimo futuro sull'economia".
Padoan, uscito dal Colle, in due tweet ha precisato che non ci sarà "nessuna nuova tassa sulla ricchezza" ma "la finanza al servizio di impresa e lavoro".
Quindi nessuna nuova tassa sulla ricchezza. Aumentano le imposte sui guadagni della ricchezza finanziaria, le togliamo a chi crea lavoro.
— PCPadoan (@PCPadoan) 24 Aprile 2014Il decreto Irpef, comunque, negli ultimi giorni ha fatto molto discutere soprattutto sul fronte delle coperture che per il 2015 si rimandano alla spending review. Stamattina Renato Brunetta ha chiesto al presidente della Repubblica di non firmare. Il capogruppo di FI alla Camera ha detto: "Rinnoviamo il nostro appello affinché non si compia un atto che potrebbe avere conseguenze estremamente gravi per il nostro Paese. Le norme devono essere coperte, secondo modalità che non lascino dubbio alcuno, se non si vuol far ripiombare l'Italia nell'incubo di una nuova procedura d'infrazione''.