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MONDO

Post su Instagram

Russia, Navalny dall'ospedale del carcere ringrazia per il sostegno: "Mi fa sopravvivere"

L'oppositore russo, in sciopero della fame, incontra l'avvocato e viene informato della mobilitazione mondiale in suo favore

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"Il fine settimana è stato piuttosto brutto, mi hanno trasferito nel reparto ospedaliero di un'altra colonia penale ma ieri per cinque minuti ho potuto parlare col mio avvocato, mi ha raccontato del vostro enorme sostegno, sia in Russia che in tutto il mondo e questo momento è stato prezioso".

Così in un post su Instagram l'oppositore russo Aleksei Navalny, in sciopero della fame da 20 giorni in carcere dove chiede di ricevere cure adeguate per i suoi problemi di salute.

"Grazie mille", prosegue il post, in cui l'oppositore ribadisce la sua intenzione di proseguire con lo sciopero della fame. "Per quelli come me, in carcere o a piede libero, che non hanno niente altro che un bicchiere d'acqua, la speranza e la fiducia nelle proprie convinzioni sono molto", spiega Navalny.

"Per loro è vitale sentire il vostro sostegno e solidarietà, non c'è arma migliore contro l'ingiustizia e l'illegalità", conclude, "solo grazie a questo viviamo e sopravviviamo". Navalny dice però di essere "scheletrico", tanto che potrebbe far paura "ai bambini che si rifiutano di mangiare", come una specie di babau. "Questo fine settimana - non mentirò - è stato brutto", dice raccontando l'esperienza di trasferimento nel reparto medico della nuova colonia penale.

Per domani sono previste manifestazioni in tutta la Russia in sostegno dell'oppositore. 

Navalny, che è in sciopero della fame da tre settimane, è "molto debole" e non sta ricevendo assistenza medica nonostante le sue condizioni. Lo ha dichiarato il suo avvocato, Olga Mikhailova, parlando con i giornalisti davanti al reparto ospedaliero della colonia penale IK-43, nella regione di Vladimir, dove Navalny è stato recentemente trasferito.

"E' molto debole. Per lui è difficile parlare o restare alzato", ha detto Mikhailova sostenendo che "non sta ricevendo cure mediche" e chiedendo che il suo assistito venga trasferito in un ospedale civile di Mosca.

La Russia, intanto, fa sapere che  non rispetterà la risoluzione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa  sulla situazione dell'attivista: lo ha detto il capo della delegazione russa all'assemblea, Pyotr Tolstoy.  "Non ci conformeremo a questa risoluzione", ha detto Tolstoy a Interfax.  "La risoluzione è una raccomandazione, quindi lasciamo che raccomandino".