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ITALIA

Denunce in diminuzione del 7% sul 2012, del 21% rispetto al 2009

Nel 2013 infortuni sul lavoro in calo

Lo segnala l'Inail nella relazione annuale per il 2013 del presidente Massimo De Felice. L'anno scorso le denunce sono state 695 mila. In diminuzione anche i casi mortali (660 quelli accertati): si tratta di un minimo storico, il valore più basso dal 1954

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Incidente sul lavoro (Ansa)
Roma
In Italia calano gli infortuni sul lavoro. Lo segnala l'Inail nella relazione annuale per il 2013 presentata oggi alla Camera dei Deputati dal presidente Massimo De Felice. Lo scorso anno le denunce di infortunio sono state 695 mila, in calo del 7% rispetto al 2012. La diminuzione è stata invece sostanziale rispetto al 2009 con un calo del 21%.

Per quanto riguarda invece i decessi sul lavoro accertati, nel 2013 sono stati 660, un minimo storico dal 1954 che segue la serie positiva degli ultimi anni. Dal 2010 in poi, infatti, il numero degli infortuni mortali è sceso sotto quota mille (993 nel 2010, 886 nel 2011, 835 nel 2012 e 660 nel 2013), facendo registrare anno dopo anno una diminuzione progressiva.

Gli infortuni riconosciuti sul  lavoro sono poco meno di 460.000, di cui più del 18% "fuori dell'azienda", cioè "con mezzo di trasporto" o "in itinere". 

Delle 1.175 denunce di infortunio mortale, quelli accertati sul lavoro sono 660, di cui 376, quasi 57%, fuori dell'azienda. Le denunce nel 2012 erano state 1.331. Anche se i 36 casi ancora in istruttoria fossero tutti riconosciuti sul lavoro, si avrebbe una riduzione del 17% rispetto al 2012 e del 32% rispetto al 2009.  

L'indice di sinistrosità mostra per gli infortuni sul lavoro, negli anni 2009-2011, un andamento lievemente decrescente, verso il livello di 2,4 ogni cento addetti esposti al rischio per un anno. I casi mortali si mantengono sotto quota quattro ogni 100 addetti.