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MONDO

Uccisi 109 jihadisti in Niger

La Nigeria rinvia le elezioni, Boko Haram minaccia il nordest del Paese

Le consultazioni elettorali del 14 febbraio spostate al 28 marzo per permettere alle forze multinazionali di mettere in sicurezza la zona

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Un attacco di Boko Haram (repertorio)
Abuja (Nigeria)
La Nigeria rinvia le elezioni per la minaccia di Boko Haram. Il voto era previsto per il 14 febbraio ma sarà rimandato al 28 marzo per permettere alle forze multinazionali di riprendere il controllo del nordest del Paese. 

A rischio le elezioni
Milioni di persone potrebbero non esercitare il loro diritto di voto se Boko Haram continuasse a controllare le zone nel nordest, da dove già un milione e mezzo di persone sono scappate dai jihadisti. Il presidente della Commissione elettorale, Attahiru Jega, ha riferito che i responsabili della sicurezza gli hanno comunicato che le truppe non sarebbero disponibili per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di voto, perché impegnate nelle operazioni contro gli islamisti. "Se la sicurezza del personale, dei votanti, degli osservatori e del materiale elettorale non puoò essere garantita. potrebbe essere a rischio la vita di giovani innocenti e la prospettiva di elezioni libere, eque e credibili". Di qui, la decisione di far slittare il voto

Uccisi 109 jihadisti
Intanto il ministro della Difesa nigeriano Karidjo Mahamadou ha riferito che 109 Boko Haram sono rimasti uccisi in seguito all'attacco lanciato ieri dai jihadisti nelle due città di Bosso e Diffa in Niger al confine con la Nigeria. I militari nigerini hanno risposto all'assalto e 4 soldati sono morti. In aiuto del Niger il contingente internazionale del Ciad. Le truppe del contingente ciadiano, che hanno aiutato i soldati del Niger, hanno registrato "pesanti perdite" a Diffa, ha precisato la stessa fonte.