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ITALIA

Stragi di Capaci e via D'Amelio

Non solo Palermo, le regioni d'Italia contro le mafie

A Roma due eventi al teatro Ambra Jovinelli, "Palermo chiama Italia, il Lazio c'è" e la sera "Uomini Soli". La sindaca Virginia Raggi si unisce alla giornata di memoria con una nota. Eventi anche in altre regioni quali Abruzzo, Puglia e Friuli Venezia Giulia

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(Foto Twitter di Zingaretti)
Non solo Palermo. In occasione del 25° anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio, la Regione Lazio promuve una giornata di memoria volta a rimarcare l'impegno contro la mafia. Più di 1.000 studenti hanno preso parte all'incontro Palermo chiama Italia, il Lazio c'è, seguito la sera dall'evento Uomini Soli, al quale erano presenti anche il presidente della Regione Nicola Zingaretti, il presidente dell'Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità Giampiero Cioffredi, il procuratore capo della Repubblica Giuseppe Pignatone ed il procuratore aggiunto e coordinatore della Dda di Roma Michele Prestipino. A condurre l'evento il coordinatore del laboratorio antimafia dell'Università La Sapienza Francesco Forgione.

Palermo chiama Italia, il Lazio c'è
L'evento si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime dell'attentato di Manchester prima di entrare nel vivo. "A Roma c'è un mercato criminale che offre moltissime possibilità e attira forme di criminalità diverse e le indagini ci consegnano una realtà che si declina al plurale, ci sono diverse realtà mafiose. A Roma non c'è una mafia ma diverse mafie perché una cosa sono i siciliani e i campani, altra cosa sono i calabresi. I primi tendono a tornare in Sicilia e Campania mentre i calabresi ragionano con una prospettiva di stanziamento, di stabilizzazione, perché sono attratti dal fatto che Roma è un mercato enorme con i soldi che si disperdano", così ha detto il Procuratore Aggiunto Michele Prestipino all'incontro al Teatro Ambra Jovinelli.

Sulla cattura del boss Bernardo Provenzano, avvenuta nel 2006, Prestipino ha spiegato che "a Provenzano si arriva con un lavoro lungo, faticosissimo, un lavoro improntato anche a un grande riserbo, nonostante ad un certo punto ci fossero persone che colluse con la mafia cercava attraverso la fuga di notizie dalla procura, di depistare le indagini, come nel caso di un noto avvocato, che in passato lo aveva difeso, che due settimane prima della cattura del boss rilasciò un'intervista in cui disse che stavano cercando una persona che non esisteva più perché morto". Il presidente della Regione Lazio Zingaretti ha, invece, parlato della gioventù: ''I giovani sono l'antidoto che deve far crescere la cultura della legalità in una regione ferita, ma non vinta che non crede che tutto sia finito, anzi prometto che non gliela daremo vinta''.

La nota della sindaca di Roma
"Nel giorno in cui ricorre il venticinquesimo anniversario della strage di Capaci, desidero ricordare la figura di Giovanni Falcone e di coloro che con lui persero la vita nell'attentato del 23 maggio".Queste le parole della sindaca Virginia Raggi, in una nota. "In tutti noi rimane la memoria e l'esempio di chi non si è mai arreso nella lotta contro le mafie e contro ogni forma di illegalità, di chi ha proseguito nel proprio lavoro di servitore dello Stato, pur sapendo di rischiare la vita ogni giorno. Al giudice Falcone, a Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, e agli agenti sopravvissuti alla strage, va l'affetto e l'omaggio della città di Roma".

Friuli Venezia Giulia, Puglia, Abruzzo e le altre regioni
Sono molte le città che si sono unite al coro contro le mafie. Gli studenti del Friuli Venezia Giulia hanno commemorato il 25° anniversario delle stragi di Capaci nel tribunale di Trieste esponendo le riflessioni fatte in classe sulla legalità. Gorizia e Pordenone ospitano eventi a questo paralleli. A Bari, invece, è stata deposta una corona a cura dell'Amministrazione comunale, con il vice sindaco Vincenzo Brandi presente. Il Sottosegretario di Stato Federica Chiavaroli ha partecipato all'iniziativa "Palermo chiama Italia #Civitaquana Rispone" e "#Nocciano Risponde". Da Napoli, infine, arrivano le parole del Presidente della Campania Vincenzo De Luca: "Nel ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, insieme a quello di Francesca Morvillo e degli uomini della sua scorta, riaffermiamo oggi l'impegno, innanzitutto nelle istituzioni, a difendere quotidianamente, nei fatti, quei principi di legalità e di rigore che sono non solo memoria, ma insegnamento costante per tutti nella battaglia contro la delinquenza organizzata". Inoltre cerimonie anche in Toscana: due ponti di Firenze da oggi portano il nome di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sono le diramazioni del ponte di Varlungo che arrivano in via Generale Dalla Chiesa e via Enrico De Nicola. Alla cerimonia di intitolazione, questa mattina a Varlungo, erano presenti tra gli altri il sindaco Dario Nardella e l'assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci.