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MONDO

L'iniziativa

Strage Charlie Hebdo, #NotInMyName: la condanna dei giovani musulmani con caricature e video

Contro il terrorismo e la violenza: giovani e disegnatori sui social network stigmatizzano il massacro di Parigi

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Da "Not in my Name"
di Emma Farnè
Non nel mio nome, #notinmyname. C'è un Islam moderato, fatto di giovani donne, e giovani uomini, che in queste ore condanna la strage di Parigi. L'hashtag usato per un video diffuso due mesi fa per condannare l'Isis - o Daesh, come è conosciuto nei Paesi arabi - ora è ricomparso, con moltissime condivisioni su twitter. Ecco il video:



Intanto molti disegnatori musulmani hanno pubblicato in rete - soprattutto su facebook - caricature in solidarietà con il giornale satirico, con l'hashtag "je suis Charlie". Come Khalid Albaih, sudanese: "Sono solo un musulmano", scrive nella sua caricatura, mentre da destra e da sinistra lo accusano di stare o "con gli infedeli" o di "essere un terrorista:




Questa è invece la caricatura di Z, tunisino: "Ora la domanda è: chi è che gira questa ruota macabra?" scrive il disegnatore.




Mazen Kerbaj, disegnatore libanese scrive: "Penso, dunque non sono più":




Ali Ferzat, disegnatore siriano scrive in arabo: Per tutte le vittime del pensiero, dell’arte e dell’espressione":





In molti poi stanno condividendo questo disegno, che si ispira a La Trahison des images, di René Magritte:




Ecco invece il dibattito su twitter collegato all'hashtag #notinmyname: