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MONDO

Incidente all'impianto di Natanz

Iran, monito agli Usa sul nucleare: "Nessun vantaggio da sabotaggio e sanzioni"

Il ministro degli esteri russo Lavrov  incontra a Teheran l'omologo Zarif e il presidente iraniano Rohani, che accoglie con favore la cooperazione con Mosca: "Passo strategico contro interferenze Usa" 

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Gli Usa non otterranno alcun vantaggio nei colloqui sul nucleare attraverso "atti di sabotaggio" o "sanzioni". E' il monito lanciato dal ministro degli Esteri iraniano, Mohamamd Javad Zarif, in una conferenza stampa a Teheran 48 ore dopo l'incidente alla centrale nucleare di Natanz. "Gli americani devono sapere che né le sanzioni né gli atti di sabotaggio daranno loro uno strumento di negoziazione e che queste azioni non faranno che complicare ulteriormente la situazione per loro", ha detto Zarif.

Anche ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, condanna le sanzioni Ue contro Teheran, dove oggi iniziano i colloqui tra il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, e i responsabili
iraniani nel mezzo dei negoziati per rilanciare l'accordo internazionale sul nucleare iraniano (Jcpoa) dopo l'incidente nell'impianto di Natanz, che la Repubblica Islamica considera un "atto di sabotaggio" da imputare a Israele.

La Russia è tra i firmatari del Jcpoa sottoscritto nel 2015, ma in bilico dal ritiro nel 2018 degli Stati Uniti che hanno ripristinato le sanzioni contro la Repubblica Islamica. In un'intervista diffusa lunedì
dall'Irna, l'ambasciatore iraniano a Mosca, Kazem Jalali, ha spiegato che Lavrov è a Teheran per firmare con Zarif "un piano d'azione per la cooperazione economica". Secondo dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, riportate ieri dall'agenzia Mehr, "verrà prorogato l'accordo di cooperazione della durata di dieci anni tra Russia e Iran, scaduto di recente". Il riferimento è al 'Trattato' inizialmente siglato nel 2001.

Rohani: passo strategico contro interferenze Usa
"L'Iran accoglie con favore lo sviluppo della cooperazione reciproca con la Russia per contribuire a portare pace e stabilità nella regione e lo considera un passo strategico contro l'unilateralismo e
l'interferenza degli Stati Uniti negli affari regionali". Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani, incontrando a Teheran il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.  "Rafforzare l'influenza del regime sionista, che è un elemento destabilizzante che crea tensioni nella regione del Golfo persico, è una mossa pericolosa", ha poi aggiunto Rohani, citato dall'agenzia Mehr.

Lavrov: Mosca sostiene Teheran
Dal canto suo, Lavrov ha ribadito il sostegno di Mosca a Teheran nei negoziati sul nucleare avviati a Vienna. "E' totalmente inutile chiedere all'Iran di agire al di là dei suoi obblighi previsti dall'accordo sul nucleare", sollecitando "restrizioni sulle sue attività regionali o militari. L'unica soluzione per il ripristino dell'intesa - ha detto il capo della diplomazia russa - è il ritorno completo e incondizionato degli
Stati Uniti all'accordo e il rispetto dei suoi obblighi".

Delegazione iraniana a Vienna
Il team negoziale iraniano, guidato dal vice ministro degli Esteri Abbas Araqchi, è arrivato a Vienna per riprendere i colloqui sul programma nucleare di Teheran (Jcpoa) con i rappresentanti del gruppo '4+1' (Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania). Lo ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale 'Irna', precisando che i colloqui riprenderanno oggi a livello bilaterale o multilaterale e proseguiranno nei prossimi giorni. Della delegazione iraniana, al contrario dei precedenti colloqui, fanno parte anche rappresentanti del ministero del Petrolio e della Banca Centrale.