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ITALIA

136 udienze e centomila carte processuali

i numeri del processo

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Centotrentasei udienze fino a luglio con una media di quattro a settimana. Oltre centomila carte processuali con migliaia di intercettazioni telefoniche. Sono i primi numeri del maxiprocesso di Mafia Capitale che scatterà il prossimo 5 novembre e che, a parte la prima udienze, si svolgerà nell'aula bunker di Rebibbia, già teatro di processi storici come quelli su Ustica, P2, Brigate Rosse, via Poma e Cucchi.    

La macchina organizzativa del tribunale si è già messa in moto e il presidente della X sezione penale, Rosanna Ianiello, nei giorni scorsi ha inviato ai difensori degli oltre 50 imputati una bozza di calendario che prevede circa 14 udienze al mese fino al prossimo luglio  Saranno chiamati a testimoniare per il processo per Mafia Capitale circa 250 persone, tra cui "molti nomi noti tra cui il presidente della Regione Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Ignazio Marino, l'ex sindaco Gianni Alemanno, l'attuale Prefetto Franco Gabrielli, gli ex Prefetti Giuseppe Pecoraro e Mario Morcone, e l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta". Lo ha annunciato Alessandro Diddi, l'avvocato di Salvatore Buzzi, uno dei principali imputati del processo che si aprira' a Roma il prossimo 5 novembre, durante un'intervista rilasciata al sito Affaritaliani.it. Buzzi e' detenuto da dieci mesi nel carcere di Nuoro sotto regime di 41bis.

Un processo che solo per la figura del fondatore della cooperativa "29 giugno" prevede l'acquisizione di circa 100mila contatti telefonici: "3.600 ore di intercettazioni - spiega il suo avvocato - solo per quello che riguarda il mio cliente dal settembre 2012 al dicembre 2014. Un grosso problema anche perche' fino ad ora le intercettazioni non sono state disponibili: la Procura ha comunicato ai legali delle difese che sara' allestita una apposita sala per l'ascolto. Iniziativa che ritengo assolutamente inutile". Diddi si e' detto anche preoccupato per i costi che la difesa sta affrontando per l'acquisizione degli attirelativi al suo assistito e senza contare i file audio "abbiamo speso tra i 10 e i 15mila euro. Numeri che rischiano di inficiare la possibilita' di difendersi", ha concluso Diddi.