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TECH

Un progetto Microsoft in collaborazione con le istituzioni

Una 'Nuvola rosa' per donne tech

Sono oltre 630 le ragazze dai 17 ai 24 anni che partecipano a 44 corsi gratuiti con più di cento relatori all'Università La Sapienza di Roma. Obiettivo della 'Nuvola rosa', indirizzare le giovani verso la scienza, la tecnologia e la ricerca. Ci sarà anche una Pink Hackaton

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'Farò l'ingegnere', lo slogan di Nuvola rosa
di Celia GuimaraesRoma
Rendere le ragazze consapevoli dell'importanza delle competenze scientifiche nella costruzione del loro futuro lavorativo.

La seconda edizione de la "Nuvola Rosa," iniziativa ideata da Microsoft Italia con 16 partner del mondo pubblico e privato è un'iniziativa mirata alle giovani studentesse italiane, spesso vittime inconsapevoli del divario di genere nella scienza, nella tecnologia e nella ricerca.

Arrivano a Roma oltre 630 ragazze dai 17 ai 24 anni che avranno accesso a 44 corsi gratuiti suddivisi in 6 percorsi tematici con più di 100 relatori, che si svolgono tutti alla facoltà di ingegneria dell'Università La Sapienza. Saranno anche proposte occasioni di colloquio con aziende per accedere a stage e tirocini.

Ci sarà anche un Pink Hackaton per giovani sviluppatrici che creeranno un'app per risolvere in maniera 'creativa e tech' le piccole e grandi sfide della vita quotidiana. Nella biblioteca della Facoltà di Ingegneria, l'evento organizzato da Codemotion vedrà confrontarsi donne programmatrici che saranno affiancate da tutor. Non solo una competizione, quindi, ma anche formazione. Per le ragazze carta bianca e consapevolezza delle proprie competenze tecniche.

"Per cambiare l'Italia occorre accelerare sulla valorizzazione dei talenti, in particolare quelli al femminile e contemporaneamente far leva sul digitale: proprio dalla combinazione di questi due elementi nasce la Nuvola Rosa con cui avviciniamo le ragazze di tutta Italia alla tecnologia e alle potenzialità che offre", ha detto Carlo Purassanta, amministratore delegato Microsoft Italia, alla presentazione del progetto. 

La ricerca sulle 'trappole mentali'
La cultura prevalente e le famiglie ancora oggi influenzano le scelte delle ragazze fin da piccole: i papà giocano in modo indifferenziato con i figli maschi e femmine dai 6 ai 10 anni mentre le mamme coinvolgono le figlie in attività domestiche.

La divergenza di atteggiamento aumenta nell'adolescenza, tanto da richiamare, per le ragazze, il concetto della 'profezia che si autorealizza': se diamo per scontato che siano le ragazze a svolgere certe attività, saranno loro stesse a farsene carico in futuro. Un concetto del sociologo Robert Merton, del 1948.

Questi i dati principali presentati dalla ricerca McKinsey & Company Valore D
"Occupazione-Istruzone-Educazione: le trappole nascoste nel percorso delle ragazze verso il lavoro" che mostra gli ostacoli e pregiudizi che condizionano le scelte
formative delle ragazze e, di conseguenza, il loro inserimento nel mercato del lavoro, a riprova di quanto cia sia ancora da fare per portare la cultura scientifica nelle menti delle giovani donne.

"La figura femminile è ancora, talvolta, legata a stereotipi che non consentono una
piena realizzazione professionale. La necessità di colmare il divario di genere nell'accesso all'istruzione, nel campo della scienza della tecnologia e della ricerca, in questo momento di crisi economica globale, è sicuramente una priorità. Da li' dobbiamo ripartire", ha spiegato Ermenegilda Siniscalchi, capo del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.