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MONDO

Parola alle armi

Iran lancia la ritorsione contro gli Usa: colpite due basi in Iraq

Una pioggia di cruise e di missili balistici a corto raggio è partita dal territorio iraniano e si è abbattuta contro la base di al-Asad e contro quella di Erbil. Illesi i militari italiani. Trump: va tutto bene, stiamo valutando danni. Ci sarebbero 80 morti. La Cnn: gli iracheni avevano avvisato in anticipo gli americani 

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L'Iran ha lanciato l'operazione 'Soleimani Martire' sferrando un attacco missilistico in Iraq contro due basi che ospitano le truppe americane e quelle della coalizione, tra cui militari italiani. Una pioggia di cruise e di missili balistici a corto raggio partita dal territorio iraniano e che si è abbattuta contro la base di al-Asad e contro quella di Erbil, come prima rappresaglia per l'uccisione del generale Qassem Soleimani da parte degli Usa. Secondo la tv di Stato iraniana, ci sarebbe stata anche una seconda ondata di attacchi.

L'Iran parla di un bilancio di 80 morti, dato non confermato dagli Usa. In base ai primi rapporti sugli attacchi "non risultano esserci vittime" tra i soldati americani,  ribadiscono fonti del Pentagono ai media statunitensi, spiegando però come una valutazione su quanto accaduto sia ancora in corso.

Anche secondo la Nato non ci sono vittime tra le truppe alleate e il contingente italiano è stato messo al sicuro nei bunker.

Il Presidente americano Donald Trump parlerà alle 11 locali (le 17 in Italia). Lo ha reso noto la Casa Bianca.



 
Illesi i militari italiani a Erbil 
Il personale del contingente militare italiano ad Erbil si è radunato in un'area di sicurezza - secondo quanto appreso dall'ANSA - e gli uomini si sarebbero rifugiati in appositi bunker. Risultano tutti illesi.  Il Pentagono, in una nota, ha affermato che dopo aver messo al corrente dei fatti il presidente americano Donald Trump sta ancora valutando le conseguenze dell'offensiva.



Trump: fin qui tutto bene
"Va tutto bene, stiamo valutando vittime e danni ", ha dichiarato il presidente americano, Donald Trump, in un tweet commentando il lancio di missili contro le basi Usa a Erbil, in Iraq. "Tutto bene! Missili lanciati dall'Iran in due basi militari situate in Iraq. Valutazione delle vittime e dei danni in corso ora. Fin qui tutto bene! Abbiamo di gran lunga l'esercito più potente e ben equipaggiato al mondo! Farò una dichiarazione domani mattina", ha twittato.

Il team di sicurezza nazionale alla Casa Bianca
I membri del team di sicurezza nazionale del presidente Trump sono arrivati Casa Bianca. Lo riferisce la Cnn, registrando la presenza del capo di stato maggiore Mark Milley, del consigliere per la sicurezza nazionale Robert O'Brien e del vice presidente Mike Pence. 

Riunito Consiglio per la sicurezza nazionale Usa 
Intanto a Washington si è riunito il consiglio per la sicurezza nazionale alla presenza del segretario di Stato Mike Pompeo e del numero uno del Pentagono Mark Esper. Da Teheran il corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane ha annunciato come "la feroce vendetta" per l'uccisione del generale Soleimani è iniziata e ha affermato che l'operazione iniziale si è conclusa con successo e che la base di al-Asad,contro cui sarebbero stati lanciati almeno 35 missili, "è stata completamente distrutta". L'Iran minaccia quindi "azioni ancor più devastanti" se gli Usa dovessero decidere di rispondere. "Se l'Iran dovesse essere attaccato sul suo territorio – avvertono le Guardie Rivoluzionarie - Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite in un terzo round di attacchi da parte dell'Iran".   Intanto volano le quotazioni del petrolio, balzato del 3,4% a 65 dollari, e dell'oro, a quota 1.600 dollari l'oncia ai massimi dal 2013.

Cnn: Usa avvisati in anticipo dall'Iraq dell'attacco
Gli Stati Uniti sarebbero stati informati in anticipo dell'attacco iraniano alle loro basi dagli iracheni, i quali erano stati allertati da Teheran. Lo sostiene una fonte diplomatica araba citata con evidenza dalla Cnn. Baghdad, secondo la fonte, avrebbe comunicato a Washington "quali basi sarebbero state colpite" dopo averne ricevuto comunicazione dagli iraniani.

Il Presidente dell'Iraq condanna gli attacchi: "Non si trasformi Paese in campo di battaglia"
Il presidente iracheno, Barham Saleh, ha condannato l'attacco missilistico iraniano contro due basi Usa in Iraq e ha messo in guardia dai "pericolosi sviluppi" nella regione. "Denunciamo il bombardamento missilistico iraniano che ha colpito installazioni militari sul territorio iracheno e rinnoviamo il nostro rifiuto della reiterata violazione della sovranità dello Stato e della trasformazione dell'Iraq in un campo di battaglia per le parti in guerra", si legge in una nota
 
Stop ai voli civili Usa sulla regione
Intanto l'autorita' statunitense sull'aviazione (Federal Aviation Administration, Faa) ha messo al bando i voli civili sull'Iraq, l'Iran, il Golfo Persico e il Golfo dell'Oman dopo l'attacco di Teheran contro basi militari irachene che ospitano truppe americane. "Faa - si precisa in una nota - continuera' a monitorare da vicino gli eventi in Medio Oriente".

Khamenei: attacco a truppe Usa un successo 
L'attacco missilistico contro le truppe e la coalizione statunitensi in Iraq ha avuto successo, lo ha detto la Guida suprema iraniana, Ali Khamenei in un discorso trasmesso in diretta tv in Iran.   La Guida Suprema parla dalla città santa di Qom dopo l'attacco militare iraniano a basi che ospitano truppe Usa in Iraq.     "Oggi la nazione dell'Iran e' ben equipaggiata", ha aggiunto Khamenei, "ma noi non ci affidiamo solo ai mezzi militari". 'La presenza degli americani nella regione  deve finire'' - ha proseguito - ''Gli americani diffondono distruzione e  corruzione nella regione e per questo motivo la loro presenza deve  finire'', ha aggiunto Khamenei. "Abbiamo dato uno schiaffo agli Usa ma non è ancora finita". 

Zarif: attacco a basi per legittima difesa 
L'attacco dell'Iran alle basi Usa in Iraq è stato condotto per "legittima difesa" contro un "attacco terroristico" compiuto con l'uccisione del generale Qassem Soleimani. Lo ha detto ai media a Teheran il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif.

Di Maio: è accaduto ciò che temevamo 
"E' accaduto quello che temevamo. L'Iran ha risposto al raid Usa lanciando decine di missili contro le basi militari di Ayn al-Asad e di Erbil in Iraq. Entrambe ospitano personale della coalizione internazionale anti-Isis, di cui fa parte anche l'Italia". Lo ha dichiarato in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "Seguiamo con particolare preoccupazione - aggiunge - gli ultimi sviluppi e condanniamo l'attacco da parte di Teheran. Si tratta di un atto grave che accresce la tensione in un contesto gia' critico e molto delicato".