ECONOMIA
Corteo funebre per le vie della città con una bara e il prete
Olbia, i dipendenti Meridiana inscenano il funerale della compagnia
A luglio la compagnia aerea ha annunciato l'avvio della procedura di messa in mobilità per 1.634 persone, poi revocata con la mediazione della Regione e del governo. Nei prossimi giorni a Roma tavoli tecnici per cercare uan soluzione

Continua la protesta dei dipendenti della compagnia aerea Meridiana. Oggi con addosso delle magliette rosse con la scritta "Io sono un esubero Meridiana", i lavoratori a rischio di licenziamento hanno celebrato simbolicamente i funerali dell'azienda. Un corteo funebre si è snodato infatti per le vie di Olbia, da piazza Regina Elena fino al palazzo del Comune dove sono stati ricevuti dal sindaco Gianni Giovannelli.
Tutto preparato nei minimi dettagli: con una corona di cartapesta e innalzando una bara, i manifestanti, con al seguito un prete, hanno percorso la città fino alla sede blindata della compagnia all'aeroporto Costa Smeralda. A luglio la compagnia aveva annunciato l'avvio della procedura di messa in mobilità per quasi tutto il suo personale, 1.634 persone, poi revocata la scorsa settimana con la mediazione della Regione e del governo. Nei prossimi giorni si terranno a Roma tavoli tecnici per individuare una soluzione che consenta una prospettiva alla compagnia e ai lavoratori.
Il gruppo "Io sono un esubero Meridiana" denuncia un incontro che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi tra i dipendenti Air Italy e l'Ad di Meridiana, Roberto Scaramella. "Hanno incontrato i loro dipendenti preferiti, il futuro della Meridiana" scrivono, aggiungendo che avrebbero discusso della mobilità "entro il 21 Ottobre per 1600 dipendenti Meridiana". Secondo il post l'Ad avrebbe assicurato ai dipendenti Air Italy che le due Aziende "rimarranno separate fino a quando non verranno licenziati i 1600 dipendenti Meridiana e successivamente uniti i Coa". "Se fossero confermate queste indiscrezioni - afferma Mirko Idili della Cisl Gallura - "sarebbe la certificazione che la Società ha ormai già pianificato tutto, per questo Governo e Regione devono incalzare la compagnia. Se passasse questo percorso, sarebbe un gravissimo precedente che potrebbe esser utili anche ad altre società che, in periodi di crisi, per abbassare il costo del lavoro non dovrebbero far altro che acquistare un altra società con contratti di lavoro più vantaggiosi per l'Azienda e poi effettuare il travaso dei dipendenti. Un'assurdità", conclude Idili.
Il piano Meridiana
Il piano industriale di Meridiana, presentato ieri dall'ad Scaramella al Ministero del Lavoro a Roma, prevede la riduzione della flotta da 28 a 14 aerei, con l'eliminazione delle rotte in perdita e valorizzazione di quelle profittevoli, dimensionamento del personale di volo e di terra (con la conferma dei 1634 esuberi), con l'obiettivo di tornare a fare profitto nel 2016 con un recupero nel range di 50-60 milioni di euro. Nel piano viene evidenziato come Meridiana "ha introdotto, negli ultimi 16 mesi, drastiche azioni per ridurre fortemente i costi, recuperando oltre 50 milioni di margine operativo" e che la compagnia opera "con costi unitari superiori rispetto a Air Italy (-23%). La struttura di costo di Air Italy consente di produrre margini sostenibili". In particolare gli esuberi - 1478 di Meridiana Fly e 156 di Meridiana Maintenance - riguardano 608 dipendenti dello scalo di Olbia, 561 di Milano Malpensa, 213 di Verona, 188 di Cagliari più altri 64. Del personale di Meridiana Fly coinvolto nel processo di mobilità, 896 sono assistenti di volo, 262 piloti e 320 personale di terra Olbia resterà la sede della compagnia, ma sarà una base dimezzata. con soli due aerei e con l'interruzione dal 2015 delle attività di hangar (Base Maintenance) e l'esternalizzazione del servizio.
Tutto preparato nei minimi dettagli: con una corona di cartapesta e innalzando una bara, i manifestanti, con al seguito un prete, hanno percorso la città fino alla sede blindata della compagnia all'aeroporto Costa Smeralda. A luglio la compagnia aveva annunciato l'avvio della procedura di messa in mobilità per quasi tutto il suo personale, 1.634 persone, poi revocata la scorsa settimana con la mediazione della Regione e del governo. Nei prossimi giorni si terranno a Roma tavoli tecnici per individuare una soluzione che consenta una prospettiva alla compagnia e ai lavoratori.
Il gruppo "Io sono un esubero Meridiana" denuncia un incontro che sarebbe avvenuto nei giorni scorsi tra i dipendenti Air Italy e l'Ad di Meridiana, Roberto Scaramella. "Hanno incontrato i loro dipendenti preferiti, il futuro della Meridiana" scrivono, aggiungendo che avrebbero discusso della mobilità "entro il 21 Ottobre per 1600 dipendenti Meridiana". Secondo il post l'Ad avrebbe assicurato ai dipendenti Air Italy che le due Aziende "rimarranno separate fino a quando non verranno licenziati i 1600 dipendenti Meridiana e successivamente uniti i Coa". "Se fossero confermate queste indiscrezioni - afferma Mirko Idili della Cisl Gallura - "sarebbe la certificazione che la Società ha ormai già pianificato tutto, per questo Governo e Regione devono incalzare la compagnia. Se passasse questo percorso, sarebbe un gravissimo precedente che potrebbe esser utili anche ad altre società che, in periodi di crisi, per abbassare il costo del lavoro non dovrebbero far altro che acquistare un altra società con contratti di lavoro più vantaggiosi per l'Azienda e poi effettuare il travaso dei dipendenti. Un'assurdità", conclude Idili.
Il piano Meridiana
Il piano industriale di Meridiana, presentato ieri dall'ad Scaramella al Ministero del Lavoro a Roma, prevede la riduzione della flotta da 28 a 14 aerei, con l'eliminazione delle rotte in perdita e valorizzazione di quelle profittevoli, dimensionamento del personale di volo e di terra (con la conferma dei 1634 esuberi), con l'obiettivo di tornare a fare profitto nel 2016 con un recupero nel range di 50-60 milioni di euro. Nel piano viene evidenziato come Meridiana "ha introdotto, negli ultimi 16 mesi, drastiche azioni per ridurre fortemente i costi, recuperando oltre 50 milioni di margine operativo" e che la compagnia opera "con costi unitari superiori rispetto a Air Italy (-23%). La struttura di costo di Air Italy consente di produrre margini sostenibili". In particolare gli esuberi - 1478 di Meridiana Fly e 156 di Meridiana Maintenance - riguardano 608 dipendenti dello scalo di Olbia, 561 di Milano Malpensa, 213 di Verona, 188 di Cagliari più altri 64. Del personale di Meridiana Fly coinvolto nel processo di mobilità, 896 sono assistenti di volo, 262 piloti e 320 personale di terra Olbia resterà la sede della compagnia, ma sarà una base dimezzata. con soli due aerei e con l'interruzione dal 2015 delle attività di hangar (Base Maintenance) e l'esternalizzazione del servizio.