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MONDO

Ramallah

L'Olp: i palestinesi hanno diritto di difendersi

Il segretario dell'Organizzazione per la la Liberazione della Palestina ribadisce: Israele è completamente responsabile dell'ondata di violenze

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I palestinesi "stanno difendendo la loro vita, la loro libertà e indipendenza", anche loro hanno il "diritto di difendersi". Così il segretario generale dell'Olp, Saeb Erekat, ha commentato in una conferenza stampa a Ramallah la recente ondata di violenza nei Territori e a Gerusalemme. Erekat ha denunciato "le uccisioni di bambini palestinesi a sangue freddo" da parte di Israele, aggiungendo di ritenere il governo israeliano "completamente responsabile per l'escalation di violenza a Gerusalemme, in Cisgiordania e a Gaza". "Questo è il risultato delle politiche di occupazione, delle colonie e dell'apartheid", ha sottolineato. "Molti dei ragazzi oggi nelle strade sono nati dopo Oslo (sede degli accordi di riconoscimento fra Israele e Olp nel 1993- ndr), avevamo promesso loro indipendenza e libertà tramite i negoziati e abbiamo fallito. Ogni tentativo di raggiungere un accordo per la soluzione a due Stati è sempre stato ostacolato da Israele: la violenza chiama violenza".
 
 Il segretario dell'Olp ha quindi annunciato che le autorità palestinesi stanno raccogliendo materiale sui crimini israeliani da fornire alla Corte penale internazionale e che si rivolgeranno al rappresentante della Commissione diritti umani dell'Onu, Christoph Heyns, affinché apra un'inchiesta su "esecuzioni sommarie ed extragiudiziarie" da parte della polizia israeIiana.  "La gente deve sapere che noi siamo le vittime", ha concluso Erekat, ribadendo che il coordinamento sulla sicurezza con Israele è destinato a terminare e annunciando che l'Olp chiederà al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, "una speciale protezione internazionale per la Palestina".