Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/oms-a-trump-unica-nostra-preoccupazione-salvare-vite-tutti-contro-il-presidente-usa-00bab7ed-8d35-4f98-879a-8d496b6098e1.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

Lotta alla pandemia

L'Oms a Trump: "L'unica nostra preoccupazione è salvare vite". Tutti contro il presidente Usa

Almeno 131.319 persone sono morte nel mondo a causa della pandemia di Covid-19

Condividi
Almeno 131.319 persone sono morte nel mondo a causa della pandemia di Covid-19, secondo gli ultimi dati di Afp. In Europa i decessi sono 88.716, mentre gli Stati Uniti registrano il bilancio più alto con 26.950 vittime. Seguono l'Italia con 21.645 morti, la Spagna con 18.579, la Francia con 17.167 e il Regno Unito con 12.868. La Cina, dove la pandemia ha preso origine, 3.342.

Invece, sono più di due milioni le persone nel mondo contagiate dal coronavirus. Secondo i dati della Johns Hopkins University, i casi registrati sono 2.000.984. Gli Stati Uniti hanno ufficializzato 605.390 casi di coronavirus, con un aumento di 26.385 rispetto al conteggio precedente. Lo hanno  annunciato i centri federali per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). I Cdc hanno comunicato che il bilancio è aggiornato alle 22 ora italiana del 14 aprile. I dati non riflettono necessariamente i casi comunicati dai singoli stati. Secondo Reuters, le vittime negli Usa hanno superato la quota di 30mila, di cui quasi 11 mila nel solo Stato di New York.

Anche il Brasile ha 28.320 casi confermati, e con 1.763 decessi San Paolo resta l'epicentro, +84% le vittime in 7 giorni. Il numero di casi confermati di coronavirus in Brasile è salito a  3.058 (12%) di più di martedì, mentre i decessi sono ora 1.763, pari a 204 (13%) di più nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino ufficiale del ministero della Sanità, diffuso durante il briefing quotidiano del governo sui numeri dell'epidemia. Lo Stato di San Paolo, il più popoloso del paese, continua a concentrare la maggior parte dei casi confermati (11.043) e dei decessi (778). Negli ultimi 7 giorni, il numero totale delle vittime dell'epidemia è aumentato dell'84%. I responsabili del ministero hanno informato inoltre che il 27% dei deceduti aveva meno di 60 anni e il 27% non apparteneva ad uno dei gruppi considerati a rischio. 

Il numero di casi confermati di coronavirus in Israele ha raggiunto quota 12.501, con il numero delle vittime che è aumentato a 130. Lo ha annunciato il ministero della Sanità.

Secondo il ministero, il numero di pazienti affetti da Covid-19 in terapia intensiva è aumentato a 180 e altri 133 sono sottoposti a ventilazione polmonare. Sono invece 2.563 i guariti da quando è scoppiata l'epidemia.

Scontro sull'Oms
"Non c'è tempo da perdere, l'unica preoccupazione dell'Oms è di salvare vite" e fermare la pandemia. Lo ha spiegato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, dopo la decisione del presidente Usa Donald Trump di sospendere i finanziamenti all'Oms. "Una delle cose principali che abbiamo appreso negli ultimi mesi sul Covid-19 - prosegue su Twitter il direttore generale dell'Oms - è che più velocemente vengono trovati, testati, isolati e curati tutti i casi, più difficile è la diffusione del virus. Questo principio salverà vite e mitigherà l'impatto economico della pandemia".

L'Onu: non è il momento di ridurre risorse
"Non è il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell'Oms o di qualsiasi altra organizzazione umanitaria nella lotta contro il coronavirus". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, criticando la decisione di Trump e aggiungendo: "Ora è il momento dell'unità e perché la comunità internazionale lavori insieme in solidarietà per fermare questo virus e le sue conseguenze dirompenti".

Mosca: decisione allarmante, egoismo Usa
La decisione degli Stati Uniti di sospendere i finanziamenti all'Organizzazione Mondiale della Sanità è un segno dell'approccio egoistico di Washington nella lotta contro il coronavirus. Lo ha dichiarato alla Tass il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. "Consideriamo molto allarmante la dichiarazione di Washington sulla sospensione dei finanziamenti all'Oms - ha detto - questo è il segno di un approccio egoista delle autorità statunitensi a ciò che sta accadendo nel mondo nel pieno della pandemia". La decisione di Trump, ha rincarato la dose la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, si spiega con la ricerca di mitici colpevoli della pandemia di coronavirus. "I politici americani cercano sempre di trovare un colpevole. Per quanto riguarda la pandemia, si tratta della Cina e dell'Oms. Per quanto riguarda la sconfitta di Clinton, è la Russia. E lo è Putin di persona per quanto riguarda i problemi della medicina americana. L'importante è trovare una mitica 'provetta' e presentarla al mondo come prova della colpa altrui e della propria impeccabilità", ha detto a Interfax Zakharova.   Trump ha detto che sospenderà il finanziamento dell'OMS fino a quando Washington non studierà il modo in cui l'organizzazione ha reagito alla pandemia di Covid-19.

Cina: gli Stati Uniti rispettino i loro obblighi
La Cina invita gli Stati Uniti "ad adempiere ai loro doveri" verso l'Organizzazione mondiale della Sanità. "Bloccando i fondi all'Oms, gli Usa mineranno la capacità d'azione dell'Oms e la cooperazione globale nella lotta al Covid-19. Tutti i Paesi, inclusi gli Usa, ne saranno di conseguenza colpiti", ha detto in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian. Zhao ha ricordato che la Cina ha già dato all'Oms 20 milioni di dollari per sostenere gli sforzi globali per frenare la diffusione del coronavirus. "La Cina esprime serie preoccupazioni per la decisione degli Stati Uniti", ha aggiunto il portavoce, descrivendo il ruolo dell'Oms come "insostituibile" e la sua leadership è ben riconosciuta sotto l'azione del direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. "La decisione degli Usa indebolirà la capacità dell'Oms di gestire la pandemia, in particolare le nazioni le cui capacità non sono ben sviluppate", ha concluso Zhao.

Germania, Merkel: Oms va finanziata e rafforzata
"Accusarsi reciprocamente non aiuta nelle crisi del coronavirus". Lo ha scritto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, su Twitter, criticando la scelta di Donald Trump di sospendere i finanziamenti all'OMS. "Uno dei migliori investimenti contro la pandemia è rafforzare le Nazioni unite, e in particolare l'Organizzazione mondiale della Sanità, che è sotto finanziata: ad esempio per lo sviluppo e la distribuzione di test e vaccini". Il governo tedesco è dell'avviso che "soprattutto nel tempo della pandemia il multilateralismo vada mantenuto" e per quel che riguarda l'Oms, per Berlino,"questa va rafforzata e finanziata". Lo ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert.

L'Unione africana: decisione deplorevole
La decisione di Donald Trump di non finanziare più l'Oms è "profondamente deplorevole". Lo ha dichiarato il presidente della Commissione dell'Unione africana, Moussa Faki Mahamat. "Oggi più che mai, il mondo dipende dalla leadership dell'Oms per essere guidato nella lotta alla pandemia di Covid-19. La nostra responsabilità collettiva di assicurare che l'Oms sia pienamente in grado di svolgere il suo compito non è mai stata così pressante", ha scritto in un post su Twitter.

Ue: lo stop dei fondi Usa è ingiustificabile
"Mi rammarico profondamente per la decisione degli Stati Uniti di sospendere i finanziamenti all'Organizzazione mondiale della Sanità. Non c'è ragione che giustifichi questa mossa, in un momento in cui gli sforzi dell'organizzazione "sono necessari più di sempre, per contribuire a contenere e mitigare la pandemia da coronavirus". Così l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, sul suo profilo Twitter. "Solo mettendo insieme le forze - aggiunge - potremo superare questa crisi, che non conosce frontiere".

Gran Bretagna: noi non tagliamo fondi
Anche il governo britannico dell'alleato Boris Johnson, in convalescenza dopo il ricovero in ospedale per coronavirus, prende le distanze dall'annuncio di Trump sul taglio di fondi Usa all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), pur senza criticarlo direttamente. "La nostra posizione è che il Regno Unito non intende tagliare i fondi all'Oms, la quale ha un ruolo guida importante da svolgere nella risposta globale" alla pandemia in atto, ha tagliato corto oggi al riguardo un portavoce di Downing Street, nel briefing quotidiano seguito al consiglio ristretto di gabinetto guidato dal ministro degli Esteri, Dominic Raab, supplente di Johnson. Incalzato da alcuni giornalisti a criticare l'amministrazione americana, il portavoce ha poi ripetuto: "Posso solo definire la posizione del Regno Unito, e cioè che non abbiamo in programma d'interrompere i finanziamenti all'Oms".

Francia: rammarico per la decisione di Trump
La Francia esprime "rammarico" per la decisione di Trump di sospendere il contributo degli Stati Uniti all'Oms in piena crisi del coronavirus. Lo ha dichiarato, dopo la riunione del consiglio dei ministri, la portavoce del governo, Sibeth Ndiaye. "Ci rammarichiamo per questa decisione", ha dichiarato Ndiaye, aggiungendo che Parigi spera in "un ritorno alla normalità" affinché l'Oms possa continuare il suo lavoro.

Guerra (Oms): vediamo se minaccia Trump diventa realtà
"Bisogna vedere se la minaccia si trasforma in realtà". Lo dice Ranieri Guerra, componente dell'Organizzazione mondiale della sanità, durante il punto stampa quotidiano, alla Protezione civile, sull'emergenza coronavirus, rispondendo alla domanda dei cronisti sull'annuncio del presidente Usa, Donald Trump, di voler sospendere il sostegno all'Organizzazione mondiale della sanità per aver "fallito" nella partita contro il Covid-19. "L'agenzia non ha un'autonomia decisionale su quello che vuole fare - aggiunge -. Ci sono elementi di controllo nella governance dell'Oms che sono estremamente capillari, dal punto di vista contabile ai risultati di campo. Queste sono cose che vanno capite, altrimenti si pensa che il direttore generale abbia la possibilità di dichiarare una pandemia quando gli salta per la testa". 

"Gli Usa - prosegue Guerra - sono il maggior contributore, non solo di risorse economiche e finanziarie, ma anche di personale", ma "non è un problema che l'amministrazione Trump mandi un gruppo di colleghi a capire con noi cosa è successo. È già successo". Così Ranieri Guerra, componente dell'Organizzazione mondiale della sanità, durante il punto stampa quotidiano, alla Protezione civile, sull'emergenza coronavirus, rispondendo alla domanda dei cronisti sull'annuncio del presidente Usa, Donald Trump, di voler sospendere il sostegno all'Organizzazione mondiale della sanità per aver "fallito" nella partita contro il Covid-19.

Nancy Pelosi: "Stop fondi a Oms pericoloso e illegale"
"Insensata, pericolosa e illegale". Così la speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha definito la decisione del presidente americano, Donald Trump, di bloccare i fondi Usa all'Oms, promettendo di contrastarla al Congresso. "Lo stop del presidente ai fondi per l'Oms che sta guidando la lotta mondiale al coronavirus è insensato", si legge in una sua dichiarazione. "Possiamo combattere con successo questa pandemia - ha proseguito - soltanto attraverso una risposta internazionale coordinata nel rispetto della scienza e dei dati. Questa decisione è pericolosa, illegale e sarà rapidamente contrastata".