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ITALIA

Il premier spagnolo Sanchez: emergenza risolta in settimana

Open Arms, i migranti si gettano in mare. La Spagna invia nave militare

"Devo riportare la calma e fare in modo che nessuno si faccia male", ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio. Spagna invia nave militare. Toninelli: bene invio nave, ora si fermi ong

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Il diciannovesimo giorno di navigazione per la nave Open Arms, ferma a 700 metri dal porto di Lampedusa, sembra il più lungo e il più difficile. È il giorno in cui 15 migranti, oramai esausti, si tuffano in mare tentando di raggiungere a nuoto l'isola. Alle prime luci del mattino un primo migrante si lancia in acqua; soccorso dagli uomini della Capitaneria di porto il giovane ha potuto mettere i piedi sulla terraferma. Questo ha suggerito agli altri "compagni di viaggio" di seguirne l'esempio. "La situazione è fuori controllo" ha scritto Open Arms. 
 

Spagna invia nave, arriva fra 3 giorni
Il governo spagnolo a interim ha annunciato che invierà a Lampedusa una nave della Marina militare per accogliere i migranti bloccati attualmente a bordo della Open Arms. In una nota, l'esecutivo ha dichiarato che la nave partirà alle 17 dalla base di Rota, a Cadice, e impiegherà tre giorni di viaggio per arrivare a Lampedusa e portare poi i migranti a Maiorca. 

Sanchez: emergenza risolta in settimana 
"La nave Audaz della Marina è pronta per salpare questo pomeriggio per l'isola di Lampedusa per assistere la Open Arms ed i suoi occupanti. Accompagnerà la nave verso il porto di Palma, a Maiorca. Con questa misura la Spagna risolverà, in questa stessa settimana, l'emergenza umanitaria". Lo ha scritto su twitter il premier spagnolo Pedro Sanchez, dopo che il suo governo ha annunciato l'inviato della nave militare per recuperare i migranti a bordo della Open Arms.

Ministro spagnolo: emergenza umanitaria
Il governo di Madrid si era detto pronto a offrire una soluzione a Open Arms, aveva detto la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, secondo quanto riportato dal quotidiano La Vanguardia. Per Robles si tratta di una situazione di "emergenza umanitaria" e la Spagna "non guarderà dall'altra parte come sta facendo il ministro Matteo Salvini".

Toninelli: bene invio nave, ora si fermi ong
"Grazie alle nostre interlocuzioni di questi giorni, la Spagna ha annunciato l'invio di una propria nave militare per trasportare i migranti della Open Arms sulle coste iberiche. Una buona notizia: finalmente l'ormai insostenibile situazione sulla nave dell'Ong potrà trovare una soluzione che tuteli le persone, a bordo ormai da 19 giorni, e che non lasci l'Italia da sola". Lo dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in una nota. "Auspico che la Spagna - aggiunge il ministro- risponda al nostro appello e si impegni a fermare per il futuro la Open Arms, con i mezzi e i modi che ritiene più opportuni".

Castaner: sbarcare subito Open Arms e Ocean Viking
Il ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner, ha chiesto che le persone a bordo delle navi Open Arms e Ocean Viking "sbarchino al più presto" perché "sono vulnerabili" e ha confermato "l'impegno della Francia e della Germania nell'accoglienza dei richiedenti asilo". Lo ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione delle misure di sicurezza adottate per il summit del G7 di Biarritz.
 
Il procuratore di Agrigento: la situazione è esplosiva
"La situazione è esplosiva, devo riportare la calma e fare in modo che nessuno si faccia male",  ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, prima di partire per Lampedusa  in elicottero per monitorare da vicino l'evolversi della situazione Open Arms. "L'impegno e l'attenzione sono massimi per l'incolumità delle persone, ha concluso Patronaggio. Il procuratore agrigentino è giunto a Lampedusa poco dopo le 14:40 a bordo di un elicottero della Guardia costiera. Il magistrato è accompagnato da due medici specializzati.

Patronaggio conclude ispezione su Open Arms
Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio è rientrato a Lampedusa a bordo di una motovedetta della Guardia costiera dopo aver effettuato sopralluogo sulla Open Arms insieme a due medici. Al suo rientro al molo della Madonnina Patronaggio è salito subito in auto ed è andato via senza rilasciare dichiarazioni. L'ispezione è durata circa un'ora e mezza.

Open Arms: situazione disperata
Da Open Arms emerge un quadro drammatico, in un comunicato la Ong informa che  "La situazione è disperata. Mancano le parole". Il diciannovesimo giorno in mare per i naufraghi sulla nave Open Arms si era aperto con i migranti che si tuffavano in mare - come visto - dopo una "notte delirante", una evacuazione medica urgente e una donna con un attacco di panico
 
"Non siamo in grado di metterci in navigazione verso le Baleari, a bordo c’è ormai una situazione insostenibile. I migranti sono sfiniti, e anche l’equipaggio è allo stremo delle forze. E poi l’imbarcazione avrebbe bisogno di una revisione. Per tutte queste ragioni, l’unico porto sicuro è quello di Lampedusa". Così in un'intervista a Repubblica Oscar Camps, fondatore di Open Arms. "Non siamo proprio in grado di metterci in viaggio. E da venerdì abbiamo dichiarato alle autorità italiane che non siamo più responsabili di quello che potrebbe accadere a bordo", spiega commentando la disponibilità dell'Italia di supportare il viaggio verso la Spagna con navi militari. E aggiunge: "Non facciamo politica, salviamo vite umane. E mi dispiace che certe proposte di aiuto da parte dell’Italia arrivino dopo così tanti giorni. All’inizio, ci siamo visti rifiutare l’ingresso nelle acque territoriali persino quando c’era una situazione preoccupante di maltempo".
Secondo Camps, l'Italia "deve assumersi le sue responsabilità. Perché la Spagna ha detto che è disponibile a prenderli i migranti, ma l'Italia non vuole farli sbarcare. E, invece, sarebbe logico, degno e normale fare arrivare i migranti su quella costa che si trova a 800 metri da dove siamo adesso". Dopo lo sbarco, i migranti "sarebbero trasferiti all'hotspot e il giorno seguente un aereo potrebbe accompagnarli in Spagna. Eda lì verso i paesi che si sono detti disponibili all'accoglienza".

Lettera anonima al sindaco Martello
Una lettera anonima è stata indirizzata al sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. "Sindaco lei faccia il suo lavoro, Ong è una questione di ordine", si legge nella missiva pubblicata dall'edizione online di 'Repubblica Palermo'. "Ma io continuo a parlare - dice Martello al sito -, la gente deve sapere che il porto di Lampedusa non è chiuso, come sostiene il ministro dell'Interno, gli sbarchi continuano".