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POLITICA

Palazzo Chigi

Giustizia, la riforma è pronta. Renzi alle toghe: "Chi sbaglia paga"

Uno dei due pilastri del Cdm approvata dal governo. Il ministro Orlando: "Sulle intercettazioni nessun bavaglio". Torna il falso in bilancio. I dubbi dell'Anm
 

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Un pacchetto corposo per tagliare l'arretrato civile, che Renzi considera il vero fiore all'occhiello. Misure sulle intercettazioni, che entrano in una delega, come ha spiegato lo stesso, ma che non saranno "un bavaglio all'informazione" né un indebolimento dell'azione dei pm, ha assicurato il guardasigilli Orlando. L'introduzione del reato di autoriciclaggio e una riedizione del falso in bilancio, più duro per le quotate, più morbido per le piccole imprese. Una diversa articolazione dei termini di prescrizione, che però non soddisfa l'Anm. E una nuova definizione della responsabilità civile dei magistrati, perché "chi sbaglia, paga", rimarca Renzi.

Accantonati i provvedimenti sul Csm
A parte i provvedimenti sul Csm, che però "non sono stati accantonati, ma sono solo in attesa di un'interlocuzione con il nuovo Consiglio" che si insedierà a settembre, assicura Orlando, ci sono tutti i punti della riforma della giustizia annunciata a fine giugno. Anche se a procedere spedita, con la corsia preferenziale del decreto, sarà solo la giustizia civile, con il rafforzamento dei nuovi riti che consentono di risolvere le controversie con negoziati assistiti dagli avvocati o con arbitrati, anziché di fronte a un giudice. Un iter, fra l'altro, esteso anche a divorzi e separazioni consensuali ed è una novità di rilievo. Le altri parti della riforma viaggiano dentro dei ddl, parte dei quali di delega al governo, come per le intercettazioni. E quindi ci vorrà un po' di tempo prima di vedere i risultati.

Il confronto con Ncd
Ma intanto Ncd, che aveva detto: "O nella riforma entra tutto oppure passi solo il civile", ora marca il risultato e il suo leader Alfano twitta: "Bene #riformagiustizia! Responsabilità civile magistrati e intercettazioni nel dna del Ncd per un #italiapiùgiusta". Sulla registrazione degli ascolti Orlando preannuncia che ci sarà, come da impegni, un confronto con i direttori dei giornali ed editori, assicura che non si vuole "ridurre lo strumento investigativo", ma solo "studiare gli strumenti più idonei ad evitare la diffusione di notizie che non hanno rilevanza penale", fermo restando che va tutelata la privacy dei non indagati, ma anche il diritto di informazione, dice.

Intercettazioni, "dibattito con giornalisti ed editori"
E annuncia una "una manovra complessiva, che fra l'altro aumenta la possibilità di usare le intercettazioni anche per reati che ora non lo prevedono": si era pensato infatti di estendere ai reati di corruzione e contro la Pa le misure sulle intercettazioni previste per i reati di mafia, ora più probabilmente si avvierà una valutazione su quali reati gravi possono consentire misure più intense. C'è poi la nuova prescrizione, che scatterà dopo la sentenza di condanna di primo grado, una volta entrata in vigore la legge: a questi procedimenti si applicherà il nuovo calcolo, due anni di stop dopo il primo grado, uno dopo l'appello. L'Anm storce il naso: su questo "nodo così spinoso è mancato il coraggio". Ma le toghe dovranno anche fare i conti con la nuova responsabilità civile: via il filtro di ammissibilità dei ricorsi, la rivalsa indiretta, attraverso lo Stato, che però nei casi gravi dovrà obbligatoriamente rivalersi sul magistrato per la metà del suo stipendio annuo.   

Il reato di falso in bilancio
Se tutti questi temi sono stati oggetto di trattativa con Ncd in questi giorni, in realtà l'accordo si è trovato. E semmai in Cdm il confronto è stato con il ministro dello Sviluppo Federica Guidi, per il reato di falso in bilancio. In particolar modo le piccole imprese sono preoccupate dei riflessi della norma. E la necessità di un temperamento e di un distinguo emerge anche dalle parole di Orlando: "La pena per le società quotate va da tre a otto anni. Ora è in corso un ragionamento che riguarda il tema della rilevanza del fatto, perché crediamo che, per le piccole imprese, si debba andare a una scrittura che consenta di apprezzare l'impatto della violazione sulle imprese e sulla trasparenza del mercato. Potrò dare una risposta più chiara quando avremo il testo scritto". E un ulteriore approfondimento, da quanto emerge, sarà necessario anche per la misura che vieta i ricorsi in Cassazione in caso di doppia conforme, cioè di sentenza identica nei primi due gradi di giudizio.

Le ipotesi per cambiamenti futuri
C'è l'intesa, infatti, per quanto riguarda l'ipotesi di assoluzione, mentre serve un approfondimento per quanto riguarda i casi di condanna, tanto che si era anche valutato di stralciare, per il momento, questa misura dal pacchetto.