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ITALIA

Azione violenta contro operatori dell'informazione

Ostia, troupe Rai aggredita: le reazioni di solidarietà nei confronti di Piervincenzi e Anselmi

Da Gentiloni a Bindi, dai 5 stelle a Casa pound, condanna unanime del gesto brutale

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Dopo l'aggressione subita dall'inviato della trasmissione di Rai2 Nemo, Daniele Piervincenzi e dal filmaker Edoardo Anselmi, sono numerose le reazioni di solidarietà verso le persone aggredite e di sdegno verso l'azione violenta portata avanti da Roberto Spada, fratello del boss Carmine.

Il presidente del Consiglio chiama Orfeo
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sentito, a quanto si apprende da fonti di governo, nel pomeriggio il Direttore Generale della Rai Mario Orfeo e il giornalista della trasmissione Nemo Daniele Piervincenzi per esprimere la propria solidarietà per la brutale aggressione subita a Ostia da lui e dal filmmaker Edoardo Anselmi.

Minniti: polizia lavora su caso, principi legalità non derogabili
Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, a quanto si apprende, sta seguendo personalmente dal Viminale la vicenda dell'aggressione subita dal giornalista e dalla troupe della Rai ad Ostia. Le forze di polizia stanno lavorando sul caso perché i principi di legalità, è il pensiero del ministro, "non sono derogabili e in Italia non possono esistere zone franche".

Orlando: difesa della libertà di stampa
"Solidarietà ai giornalisti di Nemo aggrediti a Ostia. Difendiamo la libertà di stampa contro le intimidazioni e la violenza". Lo scrive su Twitter il ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Grasso: troupe vittima di ignobile violenza
"A Daniele ed Edoardo di NemoRai2 - vittime di una ignobile violenza - un abbraccio e gli auguri di pronta guarigione. Un giornalismo forte e autorevole è un presidio democratico fondamentale per tutti noi". Lo scrive su Twitter Pietro Grasso, presidente del Senato, commentando il pestaggio subito dai due ad Ostia.

Boldrini: ora imperativo riaffermare legalità
"Vicina a @DPiervi ed @EdAnselmi di @NemoRai2 per l'aggressione subita ad #Ostia mentre svolgevano il proprio lavoro. Di fronte a questi gravissimi gesti di intimidazione e violenza è imperativo riaffermare legalità e regole di convivenza civile". Lo scrive su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Renzi: lo Stato deve rispondere con la forza del diritto
"Esprimo la mia solidarietà e quella di tutto il Partito Democratico all'inviato della trasmissione Rai Nemo Daniele Piervincenzi e al suo operatore, selvaggiamente aggrediti da un esponente del clan Spada. Un atto che ha anche un terribile valore simbolico a cui lo Stato deve rispondere con la forza del diritto, riaffermando in pieno la legalità e il controllo del territorio". Lo dice Matteo Renzi, segretario nazionale del Pd.

Di Maio: episodio intollerabile
"Massima soldiarietà a Daniele Piervicenzi ed Edoardo Anselmi che hanno subito una violenta aggressione. Questi episodi sono intollerabili e da condannare con fermezza da parte di tutti i cittadini. Un abbraccio in particolare a Daniele che ha ricevuto una prognosi di 30 giorni". Lo scrive su facebook il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio in merito all'aggressione subita dalla troupe di 'Nemo'.

Bindi: metodi mafiosi intollerabili
"L'aggressione alla troupe e al giornalista di RaiDue, ai quali esprimo solidarietà, è un episodio gravissimo e inquietante. Non è tollerabile intimidire con metodi mafiosi chi fa il proprio lavoro di informazione. A Ostia anche in vista del ballottaggio occorre garantire sicurezza a tutti i cittadini e sono certa che il ministro dell'Interno saprà assumere tutte le misure necessarie per evitare condizionamenti e assicurare il regolare svolgimento della competizione elettorale". Lo ha detto Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia.

Raggi: fermeremo crimine
"Violenza clan Spada inaccettabile. Solidarietà a giornalista e film maker di Nemo Rai 2 aggrediti a Ostia. Fermeremo criminalità e estremismi a Roma". Lo scrive la sindaca di Roma Virginia Raggi sul suo profilo Twitter in merito all'aggressione alla troupe del programma di Rai 2 da parte di un componente della famiglia Spada a Ostia. 

Picca: solidarietà a aggrediti
''Apprendiamo che una troupe televisiva del programma Nemo, Rai2, è stata aggredita durante le riprese di un servizio televisivo sulle elezioni ad Ostia. Esprimo pertanto sia a livello personale che come candidata del centrodestra alla presidenza del Municipio X solidarietà e vicinanza ai giornalisti Daniele Piervincenzi e Edoardo Anselmi vittime dell'aggressione". Lo dichiara in una nota Monica Picca, candidato del centrodestra alla presidenza del Municipio X di Roma. "Ritengo che qualunque episodio o fatto di violenza debba essere condannato con forza - aggiunge - Al primo punto della nostra agenda di governo, per amministrare il Municipio X, vi sono sicurezza e legalità e se sarò presidente di questo territorio mi batterò affinché vengano ripristinate''.

Di Pillo: aggressione squadrista
Esprimo la mia piena solidarietà alla troupe della Rai, vittima di un'aggressione squadrista da parte di un membro del clan Spada. Roberto Spada  lo stesso che ha dato appoggio, nel quasi totale silenzio degli altri partiti, all'estrema destra di Casapound, verso la quale Meloni, Picca e compagnia bella, anche oggi strizzano l'occhiolino. Noi, invece, abbiamo sin da subito condannato i rapporti, gli appoggi, le ambiguità e i silenzi verso determinate zone grigie, e abbiamo sempre condannato gli atteggiamenti violenti, di certi esponenti di estrema destra, che nulla hanno a che vedere con la convivenza civile e le regole della democrazia". Lo ha dichiarato Giuliana Di Pillo, candidata alla Presidenza del X Municipio per il Movimento 5 Stelle.

Di Stefano: violenza deprecabile
"Ci vuole poco a fare chiarezza. Roberto Spada non è un esponente di CasaPound. Con lui non condividiamo nulla, se non una sua presenza ad una festa per bambini in piazza 18 mesi fa. Non rispondiamo certo delle sue azioni e la violenza è sempre deprecabile". Lo scrive su twitter il vicepresidente di Casapound Simone Di Stefano. 

Marsella: questioni che non ci riguardano
"È incredibile che oggi ci venga richiesto di prendere una posizione su questioni che non riguardano CasaPound. Soprattutto se poi a chiederci conto sono quegli stessi giornalisti che dal giorno successivo alle elezioni e nei giorni precedenti hanno messo in atto il vergognoso tentativo di ascrivere il nostro successo elettorale ad inesistenti sodalizi gettando fango sul movimento e sulla mia persona". Lo scrive sul suo profilo Facebook Luca Marsella, candidato di CasaPound alla presidenza del Municipio X di Roma.

Lombardi: voti criminali ci fanno schifo
"Oggi ho visto un video scioccante: un giornalista della trasmissione Nemo di Rai 2  stato brutalmente aggredito dal fratello del boss Spada di Ostia. Un tale Roberto Spada che nel 2016 qualcuno, tra i partiti, provò ad associare alla nostra immagine per delegittimarci e che noi ovviamente abbiamo sempre fermamente respinto". Così su Facebook la candidata M5s alla presidenza della Regione Lazio Roberta Lombardi. "Lo pensammo allora e lo pensiamo ancora oggi - aggiunge - i voti dei criminali, dei mafiosi e dei clan come gli Spada nel X municipio ci fanno schifo. La mia più sentita vicinanza e solidarietà al giornalista Daniele Piervincenzi e il mio personale grazie alla trasmissione Nemo per aver evidenziato la violenza e l'arroganza di cui sono capaci certi soggetti. Mi auguro che l'aggressore non resti impunito. Ostia è di più e merita di più - conclude Lombardi - Ancora un abbraccio a Daniele". 

Stampa romana: reato non può restare impunito
"Le aggressioni ai giornalisti sono una questione di ordine pubblico e di limitazione della libertà democratica di espressione. Lo abbiamo detto da mesi ai prefetti del Lazio, ponendo con forza la questione. A volte siamo stati ascoltati, a volte no. La testata e il pestaggio compiuto da Roberto Spada, fratello di Carmine, condannato a 10 anni per estorsione con l'aggravante del metodo mafioso per le sue attività ad Ostia, ai danni del collega Daniele Piervincenzi e dell'operatore Sergio Anselmi, inviati di Nemo trasmissione di punta di Rai due, ne sono la conferma più lampante e clamorosa". Così Lazzaro Pappagallo, Segretario dell'Associazione stampa romana.

"Ci sono per alcune persone, santuari, che devono restare inaccessibili alle domande dei colleghi - aggiunge - E il lucchetto scatta in modo inesorabile con le buone e soprattutto con le cattive, con linciaggio che prosegue sui social. Ai colleghi va la solidarietà di Stampa Romana, del sindacato dei giornalisti del Lazio. La solidarietà tuttavia non può bastare. Resta tutto aperto e irrisolto il tema delle pressioni. Il Lazio continua a essere maglia nera da cinque anni per minacce e aggressioni ai giornalisti ed evidentemente la sensazione di impunità incentiva questi comportamenti. Sono necessari interventi immediati delle forze dell'ordine. Le lesioni e le lesioni gravi rappresentano un reato documentato dalle riprese televisive che non può restare impunito".