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ECONOMIA

"Non ci sarà nessuna manovra per rimettere a posto i conti pubblici"

Attesa per i dati del Pil, Padoan: "L'Economia peggiora, riforme fondamentali"

"I mercati e il Paese sanno che prepariamo la crescita, ci vorrà più tempo, ma non li deluderemo". Questo l'impegno del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nel giorno in cui l'Istat comunica i dati sulla ricchezza prodotta dal Paese. Il segretario di Stato americano John Kerry: "Sulla crescita stiamo con l'Italia"

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"Sono realista, le cose vanno peggio del previsto, ci sono segnali positivi che daranno frutti nei prossimi mesi e non ci sarà bisogno di alcuna manovra per i conti pubblici". Il ministro Pier Carlo Padoan - in un colloquio con il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano - dice: "La fase di uscita dalla recessione è più lunga del previsto. I segnali negativi arrivano dagli investimenti, ma la ripresa dei consumi fa ben sperare". Intanto in mattinata l'Istat comunicherà i dati del Pil e le anticipazioni prevedono un quadro più negativo del previsto per la ricchezza prodotta nel Paese nel secondo trimestre dell'anno. Il che allontana la ripresa e il miglioramento delle condizioni dell'economia reale. Intanto l'esecutivo incassa la fiducia del segretario americano Kerry: sono con l'Italia. 

Confcommercio contro Renzi
Su questo solco, si inserisce la polemica di ieri tra la Confcommercio e il premier Matteo Renzi. L'organizzazione dei commercianti ha definito "inefficace" il bonus Irpef di 80 Euro sui consumi. La replica del presidente del Consiglio: "Che siano inefficaci bisognerebbe chiederlo a chi l'ha ricevuto. Faremo comunque di più e presto ci occuperemo del tema del lavoro". Ottimista sulla ripresa il premier che ieri ha detto: ripresa come l'estate, meno bella del previsto ma arriva. 

Kerry: bene l'agenda economica dell'Italia
Sostegno all'agenda economica del governo, arriva dal segretario di Stato americano John Kerry, intervistato da La Stampa: "Sulla crescita, stiamo con l'Italia. Appoggiamo i vostri sforzi per potenziare la crescita attraverso riforme strutturali come quella della spesa statale e del mercato del lavoro".

Padoan: "Renzi consapevole del peggioramento, ma non ci sarà bisogno di manovre"
Il titolare del ministero di Via XX Settembre esprime la piena consapevolezza del momento: "Il premier Matteo Renzi sa bene che il quadro macroeconomico è più deteriorato rispetto a qualche settimana fa, ma la definizione del bilancio strutturale tiene conto del ciclo". Parole che sgombrano il campo da una eventuale manovra sui conti pubblici, paventata da alcuni osservatori per l'autunno. "Manovra" che in parole povere significa tagli alla spesa o aumento delle tasse: ipotesi per ora smentite, anche perché in conti pubblici, dice Padoan, sono in linea con i vincoli europei. "Il 3% del rapporto deficit Pil nel 2014 e nel 2015 non sarà superato".

Il programma delle riforme: delegificazione, fisco, lavoro
Per superare la recessione, secondo "l'erede" di Quintino Sella, "non c'è altra via che le riforme". "L'Italia stenta ad uscire dalla crisi perché ha accumulato ostacoli strutturali e quella delle riforme è la strategia fondamentale del nostro governo", scandisce Padoan.
"Semplificazione del processo legislativo, certezza della durata dei governi: questi due fattori sono estremamente importani per stabilizzare la fiducia e le aspettative di imprese, famiglie, investitori internazionali" argomenta il ministro. "Altrettanto importanti sono le riforme del mercato del lavoro, della pubblica amministrazione e del fisco" aggiunge. Ad ogni modo, la "via maestra è qeulla della crescita economica".