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MONDO

L'intervista

Suore uccise in Burundi, padre Marano: "Si pensa che qualcuno abbia comandato il massacro"

"Avere bianchi nei quartieri poveri non è un piacere per chi vuole controllare il territorio": Claudio Marano, parroco e direttore del Centre Jeunes Kamenge, centro a 400 metri dalla casa delle suore dove è avvenuta l'aggressione, parla a RaiNews. "Le tre sorelle verranno seppellite mercoledì in Congo"

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Padre Claudio Marano
di Carlotta Macerollo
"L'uomo che le autorità stanno cercando potrebbe essere sui 30 anni, magro con vestiti strappati, parlava in modo strano". Padre Claudio Marano, fondatore e responsabile del Centre Jeunes Kamenge (Centro Giovani Kamenge) in Burundi, ricorda così il presunto assassino delle tre suore italiane. Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian vivevano insieme in una casa a 400 metri dal centro, nel municipio di Kamenge nella periferia nord della capitale Bujumbura.

"I quartieri Nord"
"Kamenge fa parte di sei quartieri a nord della capitale, chiamati appunto 'quartieri Nord' - spiega padre Marano - sono le aree più a rischio della zona, aree che hanno affrontato e vivono quotidianamente la guerra, la fame e la povertà".

Il racconto
"Un uomo malvestito, probabilmente uno squilibrato, domenica pomeriggio cerca di entrare nella casa delle suore: chiede un bicchiere d'acqua, ovviamente viene accolto, ma poi tenta di rubare a Bernardetta (la terza suora uccisa, ndr) un orologio. Lei ha accompagnato l'uomo fuori dall'abitazione e poi è uscita", spiega Marano. "Nel frattempo lui è rientrato e potrebbe aver ucciso le altre due sorelle poi è scomparso: proprio in quelle ore era in corso un concerto con 2mila persone, non ci siamo accorti di niente".

"L'omicida, probabilmente, era ancora dentro casa"
"Nel giro di poco tempo il campo è stato occupato da polizia, esercito e poi sono arrivati i medici. Bernardetta si sentiva al sicuro e così ha deciso di tornare a dormire nella sua abitazione. L'omicida, probabilmente, era ancora dentro casa e dopo un po' le suore hanno iniziato a chiamare e dire 'E' ancora qui, è ancora qui': siamo entrati e abbiamo trovato la terza suora, Bernardetta, uccisa con la testa tagliata".

"Si pensa che qualcuno abbia comandato il massacro"
"Si pensa che, come succede spesso, qualcuno abbia comandato il massacro - spiega padre Marano - Questo chi lo sa, le autorità stanno indagando: ma potrebbero esserci dei motivi politici o di vendetta. Avere bianchi nei quartieri poveri non è un piacere per chi vuole controllare il territorio".

"Al Centro giovani Kamenge ci sono ormai 43mila iscritti"
Il missionario spiega che il Centro giovani Kamenge comprende ormai 43mila iscritti e il numero è cresciuto moltissimo da quando il tutto è iniziato, 23 anni fa. "Le tre sorelle erano qui da una decina d'anni ma avevano già una lunga esperienza, tra Brasile e Congo". "Ed è proprio a Bukavu, in Congo, che verranno seppellite mercoledì: prima di partire, infatti, noi missionari accettiamo di essere seppelliti dove moriamo. E a Bukavu c'è un piccolo cimitero saveriano".

"Adesso avete paura?"
"Noi conosciamo dove siamo e in quale situazione viviamo. Abbiamo scelto di essere qui ma è un Paese molto pericoloso: in 50 anni dall'indipendenza (dal 1962) ci sono stati colpi di stato, genocidi, guerra civile, espulsioni: anche io sono stato espulso e poi sono riuscito a tornare perché desidero che i ragazzi di qui, di qualunque religione, cattolici, protestanti o musulmani, crescano con qualcosa di bello in più: nel nostro centro possono ad esempio utilizzare il computer, vedere i film. In pratica, possono imparare a stare insieme".