Panama Papers, la reazione del Cremlino: "Manovra per screditare Putin"

 Vladimir Putin nel mirino dell'inchiesta dell'Icij (International Consortium for Investigative Journalism) per via delle elezioni legislative che si terranno in Russia il prossimo settembre, afferma il portavoce del Cremlino Vladimir Peskov dopo la pubblicazione dei cosiddetti 'Panama Papers', i documenti dello studio Mossack Fonseca da cui emergono transazioni che portano al circolo di amici del presidente russo. Il Cremlino non nasconde il suo disappunto per l'inchiesta, e denuncia, sempre attraverso le parole di Peskov, la crisi del giornalismo investigativo di qualità e di come "se ne sia persa la tradizione".      

Sullo stesso tono la reazione affidata alla presidente della commissione anti corruzione della Duma, Irina Yarovaya, secondo cui gli attacchi dell'Occidente contro la leadership e i russi in generale sono destinati a proseguire. "Il numero elevato di attacchi da parte degli organi dell'informazione contro il presidente russo e l'ingenuità delle notizie false che diffondono è un'iniezione di veleno nella speranza che almeno una piccola dose avrà effetto", ha aggiunto puntando il dito contro "gli instancabili padri delle rivoluzioni colorate" allarmati dalla "stabilità politica della Russia e dalla fiducia della società nel presidente".