Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/papa-a-santa-marta-4df90a70-66a9-48c3-96cd-4a499d61a741.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

La messa a Santa Marta

Papa prega per i defunti anonimi di questa pandemia

La preghiera speciale di Francesco dedicata ai defunti anonimi del coronavirus

Condividi
Nell'introdurre la messa a Santa Marta, Papa Francesco pensa a quanti sono morti a causa del Covid-19, pregando in particolare per i morti senza nome, sepolti nelle fosse comuni, come ad esempio in Brasile e nello stato di New York.

"Preghiamo oggi per i defunti, coloro che sono morti per la pandemia e anche in modo speciale per i defunti - diciamo cosi' - anonimi. Abbiamo visto le fotografie delle fosse comuni.
Tanti li'...", ha detto Francesco. 

E di nuovo il pontefice ha parlato del rapporto tra fede e proselitismo dicendo "no al proselitismo, si' alla testimonianza. Perche' "senza testimonianza e preghiera non si puo' fare predicazione apostolica, non si puo' fare annuncio". E questo, ha aggiunto, e' valido "in modo speciale" per le missioni ma anche nella vita da cristiani. "La nostra testimonianza apre le porte alla gente e la nostra preghiera apre le porte al cuore del Padre perche' attiri la gente. Testimonianza e preghiera. E questo non e' soltanto per le missioni - ha sottolineato nell'omelia a Santa Marta -, e' anche per il nostro lavoro come cristiani. Io do testimonianza di vita cristiana, davvero, con il mio stile di vita? Io prego perche' il Padre attiri la gente verso Gesu'? Questa e' la grande regola per il nostro apostolato, dappertutto, e in modo speciale per le missioni. Andare in missione non e' fare proselitismo". 

Ieri nell'udienza generale Francesco aveva rivolto un messaggio ai cristiani perseguitati  "La poverta' in spirito, il pianto, la mitezza, la sete di santità, la misericordia, la purificazionedel cuore e le opere di pace possono condurre alla persecuzione a causa di Cristo, ma questa persecuzione alla fine e' causa di gioia e di grande ricompensa nei cieli. Il sentiero delle Beatitudini e' un cammino pasquale che conduce da una vita secondo il mondo a quella secondo Dio, da un'esistenza guidata dalla carne - cioe' dall'egoismo - a quella guidata dallo Spirito.Il mondo, con i suoi idoli, i suoi compromessi e le sue priorita', non può approvare questo tipo di esistenza. Le 'strutture di peccato', spesso prodotte dalla mentalita' umana, cosi' estranee come sono allo Spirito di verita' che il mondo non puo' ricevere (cfr Gv 14,17), non possono che rifiutare la poverta' o la mitezza o la purezza e dichiarare la vita secondo il Vangelo come un errore e un problema, quindi come qualcosa da emarginare. Cosi' pensa il mondo: 'Questi sono idealisti ofanatici...'. Cosi' pensano loro". 

"Se il mondo vive in funzione del denaro, chiunque dimostri che la vita puo' compiersi nel dono e nella rinuncia diventa un fastidio per il sistema dell'avidita'. Questa parola 'fastidio' e' chiave, perche' la sola testimonianza cristiana, che fa tanto bene a tanta gente perche' la segue, da' fastidio a coloro che hanno una mentalita' mondana. La vivono come un rimprovero. Quando appare la santita' ed emerge la vita dei figli di Dio, in quella bellezza c'e' qualcosa di scomodo che chiama a una presa di posizione: o lasciarsi mettere in discussione e aprirsi al bene o rifiutare quella luce e indurire il cuore, anche fino all'opposizione e all'accanimento (cfr Sap 2,14-15). E' curioso, attira l'attenzione vedere come, nelle persecuzioni dei martiri, cresce l'ostilita' fino all'accanimento. Basta vedere le persecuzioni del secolo scorso, delle dittature europee: come si arriva all'accanimento contro i cristiani, contro la testimonianza cristiana e contro l'eroicita' dei cristiani.Ma questo mostra che il dramma della persecuzione e' anche il luogo della liberazione dalla sudditanza al successo, alla vanagloria e ai compromessi del mondo. Di cosa si rallegra chi e' rifiutato dal mondo per causa di Cristo? Si rallegra di aver trovato qualcosa che vale piu' del mondo intero. Infatti 'quale vantaggio c'e' che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita?' (Mc 8,36). Quale vantaggio c'e' li'?". 

"E' doloroso ricordare che, in questo momento, ci sono molti cristiani che patiscono persecuzioni in varie zone del mondo, e dobbiamo sperare e pregare che quanto prima la loro tribolazione sia fermata. Sono tanti: i martiri di oggi sono piu' dei martiri dei primi secoli. Esprimiamo a questi fratelli e sorelle la nostra vicinanza: siamo un unico corpo, e questi cristiani sono le membra sanguinanti del corpo di Cristo che e' la Chiesa.Ma dobbiamo stare attenti anche a non leggere questa beatitudine in chiave vittimistica, auto-commiserativa. Infatti, non sempre il disprezzo degli uomini e' sinonimo di persecuzione: proprio poco dopo Gesu' dice che i cristiani sono il 'sale della terra', e mette in guardia dal pericolo di 'perdere il sapore', altrimenti il sale 'a null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente' (Mt 5,13). Dunque, c'e' anche un disprezzo che e' colpa nostra, quando perdiamo il sapore di Cristo e del Vangelo.Bisogna essere fedeli al sentiero umile delle Beatitudini, perche' e' quello che porta a essere di Cristo e non del mondo. Vale la pena di ricordare il percorso di San Paolo: quando pensava di essere un giusto era di fatto un persecutore, ma quando scopri' di essere un persecutore, divenne un uomo d'amore, che affrontava lietamente le sofferenze della persecuzione che subiva (cfr Col 1,24). 

"L'esclusione e la persecuzione, se Dio ce ne accorda la grazia, ci fanno somigliare a Cristo crocifisso e, associandoci alla sua passione, sono la manifestazione della vita nuova. Questa vita e' la stessa di Cristo, che per noi uomini e per la nostra salvezza fu 'disprezzato e reietto dagli uomini' (cfr Is 53,3; At 8,30-35). Accogliere il suo Spirito ci puo' portare ad avere tanto amore nel cuore da offrire la vita per il mondo senza fare compromessi con i suoi inganni e accettandone il rifiuto. I compromessi con il mondo sono il pericolo: il cristiano e' sempre tentato di fare dei compromessi con il mondo, con lo spirito del mondo. Questa - rifiutare i compromessi e andare per la strada di Gesu' Cristo - e' la vita del Regno dei cieli, la piu' grande gioia, la vera letizia. E poi, nelle persecuzioni c'e' sempre la presenza di Gesu' che ci accompagna, la presenza di Gesu' che ci consola e la forza dello Spirito che ci aiuta ad andare avanti. Non scoraggiamoci quando una vita coerente col Vangelo attira le persecuzioni della gente: c'e' lo Spirito che ci sostiene, in questa strada".