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MONDO

Preghiere anche per vittime attentati in Mali e Nigeria

Papa: "Incoraggio colloqui per una soluzione della crisi in Nicaragua"

"Nel corso del 2018 in tutto il mondo numerosi vescovi, sacerdoti, suore e fedeli laici hanno subito violenze; mentre sono stati uccisi 40 missionari, quasi il doppio rispetto all'anno precedente", ha detto il Pontefice

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Il pensiero del Santo Padre - dopo l'Angelus - va al Nicaragua, al Mali e alla Nigeria. Ma anche ai tanti missionari, sacerdoti, uomini e donne di fede perseguitati in molte parti del mondo.

"Prego per soluzione pacifica in Nicaragua"
"Dal 27 febbraio sono in corso in Nicaragua importanti colloqui per risolvere la grave crisi socio-politica in cui versa il Paese. Accompagno con la preghiera l'iniziativa e incoraggio le parti a trovare al più presto una soluzione pacifica per il bene di tutti", ha detto Papa Francesco. 

"Nel 2018 uccisi 40 missionari, il doppio rispetto all'anno precedente, un dovere ricordarli"
"Nel corso del 2018 in tutto il mondo numerosi vescovi, sacerdoti, suore e fedeli laici hanno subito violenze; mentre sono stati uccisi 40 missionari, quasi il doppio rispetto all'anno precedente - ha detto il Pontefice ricordando la giornata in memoria dei missionari martiri che si celebra oggi -. Ricordare questo calvario contemporaneo di fratelli e sorelle perseguitati o uccisi a motivo della loro fede in Gesù, è un dovere di gratitudine per tutta la Chiesa, ma anche uno stimolo a testimoniare con coraggio la nostra fede e la nostra speranza in colui che sulla croce ha vinto per sempre l'odio e la violenza con il suo amore", ha detto ancora Papa Francesco.

"Preghiamo per vittime attentati disumani in Nigeria e Mali"
"Preghiamo per le numerose vittime degli ultimi attentati disumani avvenuti in Nigeria e in Mali. Il Signore accolga queste vittime, guarisca i feriti consoli i familiari e converta i cuori crudeli", ha detto ancora il Papa al termine dell'Angelus.