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MONDO

Udienza del mercoledì

​Papa: "detestabile l'ipocrisia nella Chiesa, ne mina l'unità"

L'ipocrisia al centro del messaggio di oggi in udienza generale. Ipocrisia dentro e fuori la Chiesa e avverte "In un ambiente dove le relazioni interpersonali sono vissute all'insegna del formalismo, si diffonde facilmente il virus dell'ipocrisia" . Il saluto agli atleti delle Paralimpiadi

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Papa Francesco oggi in Udienza Generale ha toccato i temi dell'ipocrisia fuori e dentro la Chiesa. E continua il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell'Apostolo Paolo, incentrando la sua meditazione sul tema: "I pericoli della Legge ipocriti".

"Cos'è l'ipocrisia?", ha chiesto il Papa. "Si può dire che è paura per la verità". "L'ipocrita ha paura della verità. Si preferisce fingere piuttosto che essere sè stessi. E' come truccarsi l'anima, truccarsi i comportamenti: non è la verità. E la finzione impedisce il coraggio di dire apertamente la verità e così ci si sottrae facilmente all'obbligo di dirla sempre, essere veritieri, di dirla dovunque e nonostante tutto", ha spiegato il Pontefice.

E ancora "È particolarmente detestabile l'ipocrisia nella Chiesa - ha detto Francesco - Purtroppo esiste l'ipocrisia nella Chiesa e ci sono tanti cristiani e tanti ministri". "Non dovremmo mai dimenticare le parole del Signore: 'Sia il vostro parlare sì sì, no no, il di più viene dal maligno' (Mt 5,37). Parole che fanno riflettere e molto.

"Agire altrimenti significa mettere a repentaglio l'unità nella Chiesa, quella per la quale il Signore stesso ha pregato", ha sottolineato il Pontefice.

"La finzione porta a questo, alle mezze verità, ad un comportamento non vero. In un ambiente dove le relazioni interpersonali sono vissute all'insegna del formalismo, si diffonde facilmente il virus dell'ipocrisia", ha avvertito il Pontefice. Riflettendo, nel suo commento a San Paolo, sul rapporto tra legge e libertà, Francesco ha spiegato che "l'osservanza della legge da parte dei cristiani portava a questo comportamento ipocrita, che l'apostolo intende combattere con forza e convinzione".

E "anche i vangeli riportano diverse situazioni in cui Gesù rimprovera fortemente coloro che appaiono giusti all'esterno, ma dentro sono pieni di falsità e d'iniquità". "L'ipocrita è una persona che finge, lusinga e trae in inganno perché vive con una maschera sul volto, e non ha il coraggio di confrontarsi con la verità - ha continuato. Per questo, non è capace di amare veramente: si limita a vivere di egoismo e non ha la forza di mostrare con trasparenza il suo cuore". 

Secondo il pontefice, "ci sono molte situazioni in cui si può verificare l'ipocrisia. Spesso si nasconde nel luogo di lavoro, dove si cerca di apparire amici con i colleghi mentre la competizione porta a colpirli alle spalle. Nella politica non è inusuale trovare ipocriti che vivono uno sdoppiamento tra il pubblico e il privato". Ma ad essere "particolarmente detestabile", ha aggiunto, è "l'ipocrisia nella Chiesa". 

Il terremoto del 2016
Al termine dell'udienza generale ha dedicato parole ai fedeli provenienti da Montegallo (Ascoli Piceno), "che il 24 agosto di 5 anni fa sono stati colpiti dal terremoto", Papa Francesco ha affermato: "cari fratelli e sorelle, la vostra presenza mi offre l'occasione per volgere il mio pensiero alle vittime e alle comunità dell'Italia centrale, tra cui Accumoli e Amatrice, che hanno subito le dure conseguenze di quell'evento sismico". "Con il concreto aiuto delle istituzioni, è necessario dare prova di "rinascita" senza lasciarsi abbattere dalla sfiducia, ha aggiunto il pontefice. Esorto tutti ad andare avanti con speranza. Coraggio!".

Paralimpiadi, atleti testimoni di speranza e coraggio
"Ieri a Tokyo hanno preso il via le paralimpiadi. Invio il mio saluto agli atleti e li ringrazio perché offrono a tutti una testimonianza di speranza e di coraggio". "Essi infatti manifestano come l'impegno sportivo aiuti a superare difficoltà apparentemente insormontabili".