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MONDO

Il Papa e Kirill: "Su famiglia e biogenetica nostre preoccupazioni non sono politiche"

Il nostro documento - ha chiarito il Papa - non va letto come una dichiarazione politica o sociologica ma come una riflessione pastorale comune di due vescovi che si sono incontrati 

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Felice per lo storico abbraccio con il patriarca Kirill e l'intesa raggiunta con lui su molti temi, testimoniata dalla dichiarazione congiunta firmata a Cuba, Papa Francesco ha voluto incontrare i giornalisti sull'aereo che stava decollando dall'aeroporto Jose' Marti dell'Avana per precisare che il documento non va letto come "una dichiarazione politica o sociologica ma come una riflessione pastorale comune di due vescovi che si sono incontrati". E questo vale, ha chiarito il Papa "anche sui temi della famiglia e della biogenetica".   Riguardo ad essi, tuttavia, il testo congiunto firmato dal Papa e dal Patriarca di Mosca esprime "rammarico" per l'equiparazione di altre forme di unione al matrimonio, "mentre il concetto di paternità e maternità come vocazione particolare dell'uomo e della donna nel matrimonio santificato dalla tradizione biblica viene estromesso dalla coscienza pubblica" e con la manipolazione genetica viene mosso "un attacco ai fondamenti dell'esistenza dell'uomo creato a immagine e somiglianza di Dio". Con Kirill, ha confidato in proposito Francesco, sempre parlando ai giornalisti appena dopo il decollo, "abbiamo individuato punti chiari che preoccupano tutti e due". E tra questi la dichiarazione elenca anche l'aborto, con "milioni di vittime innocenti". Il Papa tuttavia è ben consapevole che su queste affermazioni "ci saranno tante interpretazioni. E se ci saranno dubbi - ha assicurato indicando il portavoce della Santa Sede che gli era accanto - padre Lombardi potra' chiarirli".