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MONDO

L'omelia nel giorno del Santo Niño

Papa nelle Filippine: "Ogni bambino è un dono da salvaguardare"

Nella sua ultima messa a Manila prima di lasciare le Filippine, il pontefice raccomanda ai fedeli di custodire la famiglia, i bambini e il mondo che "Dio ha creato come uno splendido giardino, sfigurato dal peccato dell'uomo"

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Manila
Il viaggio pastorale di papa Francesco nello Sri Lanka e nelle Filippine è giunto al termine. Al Rizal Park di Manila, il pontefice ha celebrato, di fronte a sette milioni di fedeli, l'ultima messa prima di lasciare il paese. Oggi ricorre la festa del Santo Niño (Santo Bambino, statuetta del bambino Gesù portata nelle Filippine da Magellano nel 1500), nell'omelia Bergoglio torna a parlare in inglese e si concentra sulla famiglia e sui bambini, destinati a costruire il mondo di domani.

"Ogni bambino è un dono da accogliere"
"Nel Vangelo Gesù accoglie i bambini - dice il pontefice - li abbraccia e li benedice. Anche noi abbiamo il compito di proteggere, guidare e incoraggiare i nostri giovani, aiutandoli a costruire una società degna del suo grande patrimonio spirituale e culturale. In modo specifico, abbiamo bisogno di vedere ogni bambino come un dono da accogliere, da amare e da proteggere. E dobbiamo prenderci cura dei giovani - aggiunge - non permettendo che siano derubati della speranza e condannati a vivere sulla strada".

"La famiglia da proteggere"
Il pontefice poi passa alla centralità della famiglia che "oggi purtroppo ha bisogno di essere protetta da attacchi insidiosi e da programmi contrari a tutto quanto noi riteniamo vero e sacro, a tutto ciò che nella nostra cultura è più nobile e bello".

"Il mondo creato come uno splendido giardino"
Anche il mondo, così come la famiglia e i bambini, va custodito. Papa Francesco, infatti, spiega che: "Dio ci ha scelti e benedetti per uno scopo: essere santi e irreprensibili ai suoi occhi. Egli ha scelto ciascuno di noi per essere testimone in questo mondo della sua verità e della sua giustizia. Ha creato il mondo come uno splendido giardino e ci ha chiesto di averne cura. Tuttavia, con il peccato, l'uomo ha sfigurato quella naturale bellezza - aggiunge - mediante il peccato, l'uomo ha anche distrutto l'unità e la bellezza della nostra famiglia umana, creando strutture sociali che hanno reso permanente la povertà, l'ignoranza e la corruzione". 

"Trascuriamo di rimanere interiormente come bambini"
Poi il pontefice passa a mettere in guardia i fedeli dalla minaccia più grande: la menzogna. "Il diavolo è il padre della menzogna - dice papa Francesco - Spesso egli nasconde le sue insidie dietro l'apparenza della sofisticazione, il fascino di essere moderni, di essere come tutti gli altri. Egli ci distrae con il miraggio di piaceri effimeri e di passatempi superficiali. In tal modo noi sprechiamo i doni ricevuti da Dio, giocherellando con congegni futili; sprechiamo il nostro denaro nel gioco d'azzardo e nel bere; ci ripieghiamo su noi stessi. Trascuriamo di rimanere centrati sulle cose che realmente contano. Trascuriamo di rimanere interiormente come bambini", conclude il pontefice.