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MONDO

Mercoledì delle Ceneri

Il Papa: non si vive di soli soldi, prestigio e carriera

"Quanti litigi, quanta incapacità di disinnescare i conflitti", dice il Pontefice. "La Quaresima è tempo di guarigione"

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"Se vivo solo per portare a casa un po’ di soldi e divertirmi, per cercare un po’ di prestigio, fare un po’ di carriera, vivo di polvere. Se giudico male la vita solo perché non sono tenuto in sufficiente considerazione o non ricevo dagli altri quello che credo di meritare, resto ancora a guardare la polvere". Lo ha detto Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata nella basilica di Santa Sabina, sul colle romano dell'Aventino, in occasione del mercoledì delle Ceneri. Il Papa chiede di guardare nel cuore e disfarsi della polvere che lo sporca, che soffoca il "fuoco di Dio" con la "cenere dell'ipocrisia". Il Signore, ricorda, non chiede solo di compiere opere di carità, di pregare e di digiunare, ma chiede di farlo senza finzioni e senza doppiezze.

Spegnete Tv e cellulari
Tv spente e cellulari staccati. È il suggerimento di Papa Francesco per il tempo di Quaresima che inizia oggi: "Quando ero bambino non c'era la televisione, ma c'era l'abitudine di non ascoltare la radio", racconta. La Quaresima è deserto, è luogo del distacco dal frastuono che ci circonda. La Quaresima, spiega il Pontefice, è il tempo per "riconnetterci al Vangelo", per "rinunciare a parole inutili, chiacchiere, dicerie, pettegolezzi, e parlare e dare del 'tu' al Signore". Francesco parla di una "sana ecologia del cuore".

No inutili moralismi
"La Quaresima non è il tempo per riversare sulla gente inutili moralismi, ma per riconoscere che le nostre misere ceneri sono amate da Dio". Lo sottolinea il Papa. "È tempo di grazia, per accogliere lo sguardo d'amore di Dio su di noi e, così guardati, cambiare vita. Siamo al mondo per camminare dalla cenere alla vita - dice il Pontefice -. Allora, non polverizziamo la speranza, non inceneriamo il sogno che Dio ha su di noi. Non cediamo alla rassegnazione. E tu dici: Come posso aver fiducia? Il mondo va male, la paura dilaga, c'è tanta cattiveria e la società si sta scristianizzando…'. Ma non credi che Dio può trasformare la nostra polvere in gloria?".

Attorno a noi polvere di morte, anche nella Chiesa
La polvere "di morte" che soffoca le relazioni umane, crea distruzioni, distrugge la vita di innocenti mentre si e' pronti a rivendicare presunti diritti. E questo avviene anche nella Chiesa. Papa Francesco celebra la liturgia delle ceneri ricordando che "non siamo al mondo per questo. Valiamo molto di più, viviamo per molto di più: per realizzare il sogno di Dio, per amare". "Ci guardiamo attorno e vediamo polveri di morte. Vite ridotte in cenere. Macerie, distruzione, guerra. Vite di piccoli innocenti non accolti, vite di poveri rifiutati, vite di anziani scartati", ha detto il Pontefice. "Continuiamo a distruggerci, a farci tornare in polvere. E quanta polvere c'è nelle nostre relazioni! Guardiamo in casa nostra, nelle famiglie: quanti litigi, quanta incapacità di disinnescare i conflitti, quanta fatica a chiedere scusa, a perdonare, a ricominciare, mentre con tanta facilità reclamiamo i nostri spazi e i nostri diritti"."C'è tanta polvere che sporca l'amore e abbruttisce la vita. Anche nella Chiesa, la casa di Dio, abbiamo lasciato depositare tanta polvere, la polvere della mondanità", ha aggiunto.

"La cenere che riceviamo sul capo scuote i pensieri che abbiamo in testa. Ci ricorda che noi, figli di Dio, non possiamo vivere per inseguire la polvere che svanisce", osserva Francesco spiegando il senso del rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.  Insomma, "la Quaresima è tempo di guarigione", ha detto Papa Francesco.