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MONDO

Giustizia egiziana

Patrick Zaki, prolungata ancora la carcerazione preventiva: altri 45 giorni di reclusione

L'avvocato Nasrallah: "Questo l'esito ufficiale dell'udienza di ieri"

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La custodia cautelare in carcere per Patrick Zaki è stata rinnovata di altri 45 giorni. Lo ha comunicato una legale dello studente egiziano dell'Università di Bologna, Hoda Nasrallah. "45 giorni", "è ufficiale", ha scritto in messaggi la legale lasciando intendere che, prima della chiusura degli uffici della Procura, è riuscita a farsi dare dai cancellieri la notifica dell'esito dell'udienza svoltasi ieri.


Nessun interrogatorio
"Ieri non c'è stato alcun interrogatorio, ma solo un rinnovo della detenzione. L'ultimo interrogatorio era avvenuto il 13 luglio, che peraltro era stato il primo dal suo arresto nel febbraio 2020, ma da allora non è stato più interrogato": riferendosi a Patrick Zaki, lo ha scritto in messaggi all'Ansa Lobna Darwish, una rappresentante di "Eipr", la ong per la difesa dei diritti umani e civili per cui era ricercatore lo studente egiziano dell'università di Bologna in custodia cautelare in Egitto da oltre un anno  mezzo.

"Ancora non sappiamo a cosa mirasse quell'interrogatorio, ma temiamo che fosse un modo per prolungare, ancora di più, la sua detenzione e la sua sofferenza", si è limitata ad aggiungere Darwish commentando informazioni circolate ieri circa "indagini" oggetto dell'udienza svoltasi in quelle ore.

Un anno e mezzo di carcerazione preventiva
Già ieri sera, dopo l'udienza, l'avvocato Nasrallah aveva previsto che la carcerazione cautelare del trentenne nel carcere cairota di Tora sarebbe stata rinnovata ma, in assenza di un'ufficializzazione, non aveva potuto indicare il numero di giorni. La legale si attendeva una notifica tra oggi e domani. Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall'emergenza Covid, da oltre un anno il caso di Patrick è in quella dei prolungamenti di 45 giorni.

Il ricercatore fu arrestato il 7 febbraio 2020, ossia più di 18 mesi fa, ma la custodia cautelare in Egitto può durare due anni con possibilità di prolungamenti se, durante le indagini, emergono nuovi elementi d'accusa. Se si andrà a processo, secondo Amnesty International, Patrick rischia fino a 25 anni di carcere. Le accuse a suo carico sono basate su dieci post di un account Facebook che i suoi legali considerano fake, ma che hanno configurato fra l'altro la "diffusione di notizie false", "l'incitamento alla protesta" e "l'istigazione alla violenza e ai crimini terroristici".

La mobilitazione della politica e della società civile in suo favore in Italia è culminata istituzionalmente in una richiesta della Camera dei deputati al Governo di fornirgli la cittadinanza italiana.