Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/paul-walker-ricreato-al-computer-689442e3-59b1-42a7-b53f-051f417a6878.html | rainews/live/ | true
SPETTACOLO

Fast and Furious 7 e le nuove frontiere della tecnologia

Paul Walker ‘risorge’ grazie alla Computer Graphics

Il film è uscito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo da qualche giorno e molti spettatori sono rimasti sbalorditi dagli effetti speciali usati per ‘ricreare’ l’attore coprotagonista, morto nel 2013. Tanto che la casa produttrice ha deciso di non rivelare quali scene sono reali e quali invece sono opera del computer

Condividi
di Celia GuimaraesLos Angeles
Paul Walker è comparso sul grande schermo per l’ultima volta come l’agente Brian O’Conner, nel settimo episodio di Fast and Furious. L’attore è morto nel novembre 2013, a 40 anni, in un incidente stradale in California.

Dopo il lutto, salvare il film
Le riprese di F&F7 erano allora a metà. L’Universal, la major produttrice del film, si è vista davanti a due alternative: lasciare il film incompiuto o finirlo con l’aiuto della tecnologia. E’ stata scelta la seconda strada. Non si tratta di una novità assoluta: nel ’94 la computer graphics ha ridato la vita all’attore Brandon Lee, morto mentre girava Il Corvo. Nel 2000, altro ‘risorgimento’, quello di Oliver Reed per Gladiator.

Per farlo, questa volta  gli studios hanno fatto ricorso ad una delle più note società di computer graphics, CGMeetup.  

Arrivano quelli del 3D
CGMeetup ha una lunga tradizione nell’animazione al computer per il cinema,
ma non si occupa solo di salvare film dopo eventi luttuosi, anzi. Solo per citare alcuni esempi, ha lavorato per la Disney/Pixar (Brave) e per il campione di incassi Rio 2, diretto da Carlos Saldanha per Blue Sky Studios:


E sta per uscire il francese Mune, il Guardiano della Luna, diretto da Benoît Philippon e Alexandre Heboyan, prodotto da Onyx Films:

Mune Trailer di CGMeetup

Vero o falso? 
Chi ha visto Fast and Furious 7 dice che è praticamente impossibile individuare quali siano le scene girate da Paul Walker, quali, invece, quelle ricreate al computer. Sono state anche riutilizzate scene in cui Walker compariva ma che erano state scartate. Per le scene senza l’attore, sono stati usati due suoi fratelli e un attore-doppiatore nei casi in cui il volto dell'agente O'Conner non era visibile. 

Fuori budget
Tutto questo ricorso alla tecnologia ha fatto lievitare moltissimo il costo finale della pellicola, passato da 50 milioni di dollari a oltre 250 milioni di dollari. Lo studio Universal non ha voluto rivelare quali scene siano ‘autentiche’, con Paul Walker, e quali invece sono state ricreate al computer, anche questo un modo per aumentare l’interesse verso il film.

Come è stato fatto
In mancanza di informazioni provenienti dalla Universal o da CGMeetup, si sono interpellati specialisti in tecniche di animazione. La Bbc ha chiesto a Mike Chambers, presidente della Società americana di effetti visivi la sua opinione sulla tecnica utilizzata. Chambers ha spiegato che la prima cosa da fare è usare un attore-doppiatore per girare la maggior parte delle scene e poi bisogna ‘incollare’ le immagini facciali dell’attore scomparso sul viso del suo doppiatore.

Grazie alle tecniche di animazione e di rendering, che la tecnologia ha reso molto naturali, l’effetto ottenuto è che l’attore-doppiatore appare come se veramente avesse le sembianze di Paul Walker. Chambers ha aggiunto che, nel caso del film in questione, è probabile che sia stato usato un modello in 3D della testa di Walker, fatto con uno scanner o con telecamere a 360 gradi prima della sua morte.

Questo sarebbe plausibile perché spesso è necessario sostituire il protagonista con il suo doppiatore nelle scene più pericolose e poi fare 'copia e incolla' del volto. Nessuno se ne accorge della sostituzione o quasi. Si tratta di una tecnologia costosa, complessa, che richiede molto tempo. Ma gli algoritmi sempre più veloci stanno ribaltando in fretta questi parametri.