ITALIA
Un'inchiesta durata due anni
Pedofilia sul web, operazione internazionale polizia: anche un sacerdote tra i 4 arrestati
Individuate per uso di materiale illecito oltre 200 persone residenti in 35 Paesi,
ci sono anche 29 italiani
"Cessione aggravata" di materiale pedopornografico. Questo il reato per cui il Gip di Milano ha disposto un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un sacerdote di 49 anni arrestato ad Alassio, in provincia di Savona. Stessa misura per due disoccupati e un operaio, tutti di mezza età, bloccati tra Bordighera (Imperia), Lariano (Roma) e Roma.
Gli altri italiani indagati sono una ventina ma facevano parte di una rete più vasta, internazionale. Sono stati identificati oltre 200 stranieri, residenti in 35 stati.
Nel corso del blitz sono stati perquisiti e sequestrati numerosi computer, smartphone e dispositivi informatici ritenuti rilevanti ai fini delle indagini, che proseguono anche per l'individuazione e la tutela dei minori coinvolti.
La polizia monitorava i presunti pedofili dal 2012 e le indagini sono durate due anni.
La rete è stata smantellata soprattutto grazie al monitoraggio di alcuni siti web, dove i pedofili assumevano atteggiamenti sospetti per l'insistente richiamo a pose di minori. Attitudine confermata anche dagli scambi effettuati tramite posta elettronica.
Secondo quanto emerge dalle indagini, si tratta di materiale - foto e video - sconvolgente, con pesanti violenze e atti sessuali commessi nei confronti di bambini minori di dieci anni.
Gli altri italiani indagati sono una ventina ma facevano parte di una rete più vasta, internazionale. Sono stati identificati oltre 200 stranieri, residenti in 35 stati.
Nel corso del blitz sono stati perquisiti e sequestrati numerosi computer, smartphone e dispositivi informatici ritenuti rilevanti ai fini delle indagini, che proseguono anche per l'individuazione e la tutela dei minori coinvolti.
La polizia monitorava i presunti pedofili dal 2012 e le indagini sono durate due anni.
La rete è stata smantellata soprattutto grazie al monitoraggio di alcuni siti web, dove i pedofili assumevano atteggiamenti sospetti per l'insistente richiamo a pose di minori. Attitudine confermata anche dagli scambi effettuati tramite posta elettronica.
Secondo quanto emerge dalle indagini, si tratta di materiale - foto e video - sconvolgente, con pesanti violenze e atti sessuali commessi nei confronti di bambini minori di dieci anni.