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Coronavirus

Bruxelles

Ue vara piano pubblico-privato per la produzione locale di vaccini

Investimenti, licenze su base volontaria, cabina di regia unica affidata al Commissario al mercato interno Breton.  Sedici stabilimenti individuati, due in Italia

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L'Unione europea punta sulla collaborazione pubblico-privato per aumentare la produzione di massa dei vaccini contro il Covid. L'intento è riuscire a produrre le dosi in diversi siti nei Paesi dell'Unione - finora ne sono stati individuati almeno sedici, di cui un paio in Italia - grazie alla concessione di licenze provvisorie da parte delle aziende farmaceutiche che hanno già ottenuto l'approvazione e che hanno già contratto in corso con l'Ue.

A tale scopo, la Commissione lavora a un meccanismo specifico per il rilascio delle licenze, su base volontaria, per consentire la condivisione del know-how tecnico attraverso partenariati industriali di pre-produzione al fine di aumentare la produzione.

L'Ue sosterrà la cooperazione tra imprese necessaria per conseguire obiettivi specifici in termini di ricerca e sviluppo, produzione o fornitura, che non sarebbero raggiungibili se le imprese agissero da sole. E la task force per l'aumento della produzione industriale dei vaccini, guidata dal commissario per il Mercato interno e servizi, Thierry Breton, servirà da sportello unico e cabina di regia, a cui si rivolgeranno i vari impianti impegnati nella produzione e nella fornitura di materie prime.  

Il commissario Breton è già al lavoro in una serie di visite in vari siti di produzione per mappare la capacità produttiva esistente in Europa e individuare eventuali siti che possano essere riconvertiti per la produzione di dosi, ad esempio quelli di aziende farmaceutiche già attive che però non producono vaccini oppure aziende che producono medicinali veterinari.

L'Ue fornirà l'assistenza necessaria e si farà carico di eventuali nuovi investimenti, per aumentare la produzione o facilitare la riconversione. Questo nuovo modello di collaborazione sarà limitata, afferma Bruxelles, "a quanto strettamente necessario" per raggiungere gli obiettivi scientifici, ma il piano a lungo termine è di mantenere il meccanismo anche per il futuro.

"Dovremmo passare dalla modalità di crisi a una nuova velocità di crociera di cooperazione con le industrie europee", ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, parlando agli industriali europei. "Costruire nuove e agili alleanze in cui il settore pubblico unisce le forze con l'industria. Questo tipo di cooperazione si sta già dimostrando incredibilmente potente in alcuni settori", ha spiegato. 

La possibilità di concordare una "legislazione per un'autorizzazione d'emergenza a livello europeo per i vaccini, come quella che attualmente esiste a livello nazionale", sarà una delle proposte che la presidente della Commissione europea porterà al tavolo dei leader al consiglio straordinario di giovedì e venerdì, ha detto il vicepresidente dell'esecutivo comunitario, Maros Sefcovic, rispondendo ad una domanda.