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ITALIA

#sempreperlaverita

Piazza della Loggia, 40 anni dopo: Per non dimenticare

Il 28 maggio saranno passati esattamente 40 anni dalla strage di Brescia, dove una bomba nascosta in un cestino dei rifiuti causò 8 morti e oltre cento feriti. Quarant'anni che hanno visto passare tre inchieste differenti, ognuna delle quali ha generato processi finora conclusi tutti con proscioglimenti e assoluzioni per mancanza di prove. Un francobollo ricorderà l'attentato terroristico

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La strage a Brescia nel 1974
di Carlotta Macerollo
28 maggio 1974 - 28 maggio 2014: sono passati quarant'anni dalla strage di Piazza della Loggia, a Brescia, che provocò la morte di 8 persone e il ferimento di oltre 100. Quarant'anni di inchieste e processi senza però arrivare ad un colpevole. Anche per Brescia come per Piazza Fontana manca una parola fine che, sul piano giudiziario, indichi autori e complici della strage. Forse una nuova verità potrebbe nascere dai fascicoli che dal 22 aprile scorso non sono più coperti dal segreto di Stato e sono perciò liberamente consultabili da tutti, come è accduto per il caso Alpi-Hrovatin. 

"Piazza Loggia"
Un libro ("Piazza Loggia", Sperling & Kupfer), uscito nel mese di aprile, ricostruisce i retroscena della strage di Brescia e offre una testimonianza inedita sull'incontro tra due protagonisti della vicenda: Ermanno Buzzi e Silvio Ferrari. Pino Casamassima, scrittore appassionato di storia contemporanea e testimone diretto di quei fatti, ha usato per ricostruire la vicenda l'archivio della Casa della Memoria di Manlio Milani. 

Un francobollo per ricordare
Un francobollo ricorderà l'attentato, sarà autoadesivo e avrà un valore di 70 centesimi. La vignetta mostra la colonna sbrecciata posta in Piazza della Loggia, drammatica icona di quel 28 maggio 1974. Sull'immagine compare in evidenza la cifra "40", cioè gli anni trascorsi.

La mostra fotografica "Anni Settanta e dintorni"
Brescia ricorda la strage di Piazza della Loggia con una mostra fotografica "Anni Settanta e dintorni". Il calendario ufficiale delle commemorazioni è contrassegnato sui social con l'hashtag #sempreperlaverita per commentare gli eventi, indicati anche sul sito ufficiale www.sempreperlaverita.it. La mostra fotografica a cura di Tatiana Agliani e Renato Corsini "Anni Settanta e dintorni – appunti di un'Italia da ricordare" è aperta fino al 10 giugno nel museo Santa Giulia: è composta da circa 170 fotografie scattate in quel periodo dai più importanti fotogiornalisti dell'epoca. Immagini che hanno documentato importanti eventi dell’Italia del post boom economico e che, nella mostra, potranno essere viste in originale. Gli scatti esposti raccontano quel periodo che, partendo dalla protesta del 1967, si chiude simbolicamente con l'omicidio di Aldo Moro, passando attraverso le manifestazioni studentesche, le lotte armate, gli attentati terroristici e gli eventi socialmente più rilevanti.

Il 28 maggio 1974
Il 28 maggio 1974 alle 10.12 in piazza della Loggia, a Brescia, esplode una bomba, durante una manifestazione sindacale antifascista indetta dai sindacati. La bomba nascosta in un cestino dei rifiuti esplose, provocando la morte di otto persone e il ferimento di altre 100. Le indagini seguirono da subito la pista eversiva del neofascismo e cinque anni dopo si arrivò al primo processo.

40 anni di indagini e proteste
In questi quarant'anni ci sono state tre inchieste, ognuna delle quali ha generato processi finora conclusi tutti con proscioglimenti e assoluzioni per mancanza di prove. Anche di quella strage, nuovo atto della strategia della tensione che insanguinò l'Italia e fece da preludio agli Anni di piombo, è stato ricostruito il contesto e identificati ambienti e collusioni in cui l'attentato venne ideato e organizzato. Ma anche per Brescia, come per Piazza Fontana, manca una parola fine che, sul piano giudiziario, indichi autori e complici della strage.