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ECONOMIA

Pil in crescita, aumento tendenziale al top dal 2011

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L'aumento tendenziale del Pil nel secondo trimestre del 2017, pari all'1,5%, è il più alto registrato dall'Istat da sei anni. Infatti, come già rilevato con le stime di metà agosto, per trovare un valore maggiore bisogna tornare al primo trimestre del 2011.
Nel secondo trimestre, l'Istat rileva che il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,8% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia, dello 0,6% in Germania, del 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% negli Stati Uniti, del 2,1% in Germania, dell'1,7% in Francia e nel Regno Unito. Nel complesso, il PIL dei paesi dell'area Euro è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,2% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016.
 
 La crescita del Pil nel II trimestre è stata trainata anche dalla spesa delle famiglie. L'Istat rileva che su base congiunturale, cioè rispetto al I trimestre, è salita dello 0,3% mentre su base annua, e cioè rispetto al II trimestre 2016, è cresciuta dell'1,2%.     
 
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna registrano aumenti, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,7% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dello 0,7% e dello 0,6%.     La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del PIL (+0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,1 gli investimenti fissi lordi e contributo nullo della spesa della Pubblica Amministrazione, PA). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del PIL (+0,1 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è risultato nullo.     Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell'industria (+0,6%) e dei servizi (+0,4%), mentre il valore aggiunto dell'agricoltura è diminuito del 2,2%.