ITALIA
Un corteo per le strade della città
Pisa in lutto per l'omicidio del cameriere bengalese, ucciso da un tunisino per "futili motivi"
Centianaia di persone hanno ricordato Zakir Hossain, il cameriere bengalese di 34 anni, ucciso dopo un'aggressione. Sarebbe stato un tunisino di 27 anni, fuggito a Tunisi, ad aver sferrato il colpo mortale. La polizia ha denunciato per favoreggiamento altri due presunti componenti del gruppo di aggressori
Saracinesce abbassate e luci dei negozi spenti. Pisa è in lutto per la morte di Zakir Hossain. Un corteo ha ricordato il cameriere bengalese di 34 anni, ucciso dopo un'aggressione, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì.
Centinaia i cittadini che si sono ritrovati in piazza Vittorio, un corteo che poi ha attraversato le strade cittadine fino ad arrivare a Corso Italia, il luogo dell'aggressione mortale. Dove è stato ucciso Zakir Hossaine i cittadini hanno deposto mazzi di fiori. Il corteo si è chiuso di fronte alla Prefettura.
''Chiediamo verità e rispetto come persone e sicurezza per noi e per i nostri figli'',
hanno detto i portavoce della comunità bengalese. Presenti alla manifestazione il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il primo cittadino di Cascina (comune di residenza degli aggressori) Alessio Antonelli, e il presidente della Provincia Andrea Pieroni. "Tutta la città è vicina alla famiglia e alla comunita' di Zakir'', ha detto il sindaco Filippeschi.
L'aggressione
Ucciso per futili motivi da una banda di giovani balordi. Così è morto il cameriere bengalese Zakir Hossain, 34 anni, vittima di un pugno in faccia domenica notte in Corso Italia, in pieno centro a Pisa, pochi minuti dopo aver smesso di lavorare nel ristorante indiano di cui era dipendente. È morto martedì mattina dopo 26 ore di agonia.
Il presunto aggressore fuggito a Tunisi
Sarebbe un tunisino di 27 anni, residente in Italia, Hamrouni Hamza ad aver sferrato il colpo mortale. Il giovane - che non avrebbe precedenti - sarebbe fuggito a Tunisi, imbarcandosi martedì su un aereo da Malpensa. Gli inquirenti non escludono che al momento della partenza dall'Italia Hamrouni sapesse già che il suo pugno aveva ucciso Hossain.
Per lui a breve sarà trasmessa al gip una richiesta di custodia cautelare con l'accusa di omicidio preterintezionale.
La polizia ha denunciato per favoreggiamento altri due presunti componenti del gruppo di aggressori. Uno di loro è minorenne. Un terzo componente del "branco" è ritenuto estraneo ai fatti. Sono tutti e tre italiani.
Il prefetto: "Nessun knockout game"
Esclusa l'ipotesi del "knockout game", la moda giovanile che consiste nel colpire un ignaro passante e scappare, nell'aggressione costata la vita a Zakir Hossain. Lo scrive il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, spiegando come per le indagini siano state "determinanti" sia "le capacità investigative degli operatori", sia "le immagini del sistema di videosorveglianza e l'anagrafe delle telecamere". L'esclusione dell'ipotesi knockout game scongiura "il rischio di pericolose emulazioni" aggiunge Tagliente.
Centinaia i cittadini che si sono ritrovati in piazza Vittorio, un corteo che poi ha attraversato le strade cittadine fino ad arrivare a Corso Italia, il luogo dell'aggressione mortale. Dove è stato ucciso Zakir Hossaine i cittadini hanno deposto mazzi di fiori. Il corteo si è chiuso di fronte alla Prefettura.
''Chiediamo verità e rispetto come persone e sicurezza per noi e per i nostri figli'',
hanno detto i portavoce della comunità bengalese. Presenti alla manifestazione il sindaco di Pisa Marco Filippeschi, il primo cittadino di Cascina (comune di residenza degli aggressori) Alessio Antonelli, e il presidente della Provincia Andrea Pieroni. "Tutta la città è vicina alla famiglia e alla comunita' di Zakir'', ha detto il sindaco Filippeschi.
L'aggressione
Ucciso per futili motivi da una banda di giovani balordi. Così è morto il cameriere bengalese Zakir Hossain, 34 anni, vittima di un pugno in faccia domenica notte in Corso Italia, in pieno centro a Pisa, pochi minuti dopo aver smesso di lavorare nel ristorante indiano di cui era dipendente. È morto martedì mattina dopo 26 ore di agonia.
Il presunto aggressore fuggito a Tunisi
Sarebbe un tunisino di 27 anni, residente in Italia, Hamrouni Hamza ad aver sferrato il colpo mortale. Il giovane - che non avrebbe precedenti - sarebbe fuggito a Tunisi, imbarcandosi martedì su un aereo da Malpensa. Gli inquirenti non escludono che al momento della partenza dall'Italia Hamrouni sapesse già che il suo pugno aveva ucciso Hossain.
Per lui a breve sarà trasmessa al gip una richiesta di custodia cautelare con l'accusa di omicidio preterintezionale.
La polizia ha denunciato per favoreggiamento altri due presunti componenti del gruppo di aggressori. Uno di loro è minorenne. Un terzo componente del "branco" è ritenuto estraneo ai fatti. Sono tutti e tre italiani.
Il prefetto: "Nessun knockout game"
Esclusa l'ipotesi del "knockout game", la moda giovanile che consiste nel colpire un ignaro passante e scappare, nell'aggressione costata la vita a Zakir Hossain. Lo scrive il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente, spiegando come per le indagini siano state "determinanti" sia "le capacità investigative degli operatori", sia "le immagini del sistema di videosorveglianza e l'anagrafe delle telecamere". L'esclusione dell'ipotesi knockout game scongiura "il rischio di pericolose emulazioni" aggiunge Tagliente.